Ci aspetta una vecchiaia di stenti…..!!??

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IL MONITO.

I magistrati contabili: tanti regionali che lasciano il lavoro godono del calcolo retributivo, serve una modifica legislativa che elimini questo ultra -premio.

Alla Regione esistono ancora differenze nel calcolo della pensione, rispetto a quanto avviene a livello statale, che portano la spesa fuori controllo. C’ è il rischio che i contributi versati non coprano le pensioni erogate e il sistema esploda.

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Giornale di Sicilia del 6 luglio 2014 – Per leggere l’articolo cliccaci sopra

Fondi europei. Sappiamo solo trasformare pagliai in agriturismi

Gli altri paesi hanno investito e continuano ad investire i fondi comunitari per creare infrastrutture.

“In economia, con infrastruttura si va a definire la rete di beni e servizi che, pur non operando direttamente sul sistema produttivo, è fondamentale per lo sviluppo socio-economico del Paese mediando i rapporti tra le parti. È frequente in economia l’uso del sinonimo capitale fisso sociale. Trasporti, energia e telecomunicazioni delineano i servizi primari, ovvero quella serie di infrastrutture che devono presentare un’elevata accessibilità a basso costo per consentire al Paese di crescere” (tratto da Wikipedia).

In Sicilia le infrastrutture create investendo i fondi comunitari si contano sulle dita di una mano.

La stragrande maggioranza dei Comuni siciliani non è raggiunto dai mezzi pubblici.

Da Palermo per raggiungere in treno città come Catania e Messina (220 km circa) occorrono almeno 3 ore di viaggio.

Il treno da Palermo per Ragusa impiega più del volo Roma-New York.

A Palermo non è stato ancora completato (anzi è in fase iniziale) il raddoppio di quei pochi chilometri di metro che dalla stazione centrale porta all’aeroporto di Punta Raisi e i treni procedono lentamente a binario unico. Ora i lavori hanno subito un altro stop. Decine di edifici hanno subito danni a causa dei lavori per la realizzazione della galleria sotterranea e il passante rischia di essere l’ennesima opera incompiuta.

Noi abbiamo investito quello che si è riuscito a investire in agriturismi o rifacimento dei centri storici, acquistando costose basole di marmo per poi farci transitare sopra mezzi pesanti.

Ora a Palermo, piuttosto che potenziare la metro, si sta portando avanti un folle progetto di tram che scorrerà al centro della carreggiata di strade già anguste e affollate di auto. Il progetto prevede l’abbattimento di tutti gli alberi che si incontrano eliminando quel poco di verde esistente in una città cementificata come Palermo. 

Se il tram riuscirà a sostituire la metro, questo è tutto da vedere. Di certo, spentasi l’illusione della metro “ultimo modello”, al momento, dobbiamo accontentarci di un trenino che viaggia su mezzo binario tra Palermo Centrale e l’aeroporto di Punta Raisi, di una rete di autobus urbani con tempi di attesa, su alcune linee, da far west, di piste ciclabili divenute posteggi, di strade sporche e fognature che saltano alle prime piogge.

Ma le priorità sono la riforma del Senato la riforma della legge elettorale (probabilmente incostituzionale prima ancora di nascere) e la mobilità dei dipendenti pubblici.

Crolla ponte in Sicilia. Infrastrutture fatiscenti. Ma la priorità è la riforma del Senato

Tragedia sfiorata nell’agrigentino: le carreggiate di un ponte si sono piegate verso il basso a causa di un cedimento strutturale, toccando il fondo da un’altezza di quattro metri. Il collassamento del viadotto ha provocato due incidenti che hanno coinvolto tre automobili: quattro i feriti lievi, tra i quali una donna incinta. 

Ma il cemento depotenziato non c’entra nulla?