Prepensionamenti per alleggerire gli organici della Regione. Fioriscono i DDL

Dopo i rilievi della Corte dei Conti sul numero elevatissimo di dipendenti e sui costi ormai insostenibili per il personale (un miliardo all’anno, precari esclusi), vi è un “fiorire” di disegni di legge che tendono a “congelare” gli effetti della legge Fornero.

Norme-in-materia-di-prepens
Per scaricare il DDL “Norme in materia di prepensionamento del personale dipendente della Regione siciliana” cliccaci sopra

Si va dal disegno di legge a firma dell’on.le Vinciullo “Norme in materia di prepensionamento del personale dipendente della Regione siciliana” (scarica il DDL), a quello per il momento solo annunciato di Pid-Grande Sud….“Prepensionamenti dei regionali” La proposta di Pid-Grande Sud…..

Non voglio assolutamente perdere tempo a commentare la proposta di Pid-Grande Sud anche perché, per il momento, si tratta solo di un annuncio. La proposta non è stata ancora presentata all’Ars.

Certo se le indicazioni sono quelle riportate dall’articolo pubblicato su LiveSicilia, non c’è da stare molto tranquilli circa la bontà della proposta. Nell’articolo, infatti, si parla di approvazione da parte dell’Inps. Sinceramente non capisco cosa c’entri l’Inps visto che le pensioni di coloro che andrebbero ORA in pensione (appartenenti al contratto 1) sono a carico del bilancio regionale mentre quelli appartenenti al contratto 2 graveranno sul Fondo Pensioni.

Anche il DDL a firma dell’on.le Vinciullo presenta alcuni “limiti” che lo esporrebbero all’impugnativa del Commissario dello Stato. In suddetto DDL, infatti, il requisito dell’età viene ulteriormente abbassato di un anno rispetto ai requisiti pre-fornero (61 anni), ferma restando quota 97 (somma tra età anagrafica e anni di contributi).

Anche il Governo sarebbe pronto a inserire in Finanziaria una norma che permetterebbe di congelare gli effetti della riforma Fornero per un triennio.

La norma prevedrebbe, in estrema sintesi, che per il prossimo triennio si potrà andare in pensione con i requisiti in vigore prima della riforma Fornero. Dunque, col congelamento, si potrà lasciare gli uffici a 65 anni di età invece che 66 e 3 mesi o con 40 anni di contributi invece che 42. E si potrà andare in quiescenza anche se la somma fra i due valori farà 97, con almeno 61 anni di età e 36 di servizio. 

La norma servirebbe solo a svuotare gli uffici perché chi lascia non potrà essere sostituito, nemmeno dai precari in via di stabilizzazione: si abbasserà quindi il numero di posti in piante organica.

Buoni pasto. Anche per il Fondo Pensioni l’iter è alla fase conclusiva

L’iter che dovrebbe portare all’attribuzione dei buoni pasto è in dirittura d’arrivo anche per i dipendenti del Fondo Pensioni Sicilia.

Il Fondo Pensioni dovrebbe essere anche un po’ in anticipo rispetto alla Funzione Pubblica. È stato, infatti, approvato e reso pubblico l’elenco degli esercizi convenzionati presso cui i dipendenti potranno spendere il buono pasto che dovrebbe essere consegnato entro fine mese (vi ricordo, infatti, che trattandosi di un ente autonomo, si è scelto, in questa fase, di andare sul tradizionale buono cartaceo).

L’ordinativo è stato effettuato tramite l’attivazione della convenzione con Consip.

Anche nel caso del Fondo Pensioni la ditta fornitrice dovrebbe essere la Day Ristoservice S.p.a.

Si aspetterebbe, stando alle ultime notizie, solo la consegna dei coupons personalizzati da parte della società.