Oggi alle 15,30 riunione sindacale presso l’assessorato al lavoro

Centro per l'impiegoOggi alle 15,30 riunione sindacale presso l’assessorato regionale al lavoro,

All’ordine del giorno l’atto di indirizzo dell’assessore al lavoro di razionalizzazione dei Centri per l’Impiego idoneo ad ottimizzare la distribuzione delle risorse umane ivi impiegate” e il piano di razionalizzazione e redistribuzione del personale dei Centri per l’impiego della Sicilia.

Se ci saranno notizie e aggiornamenti, verranno pubblicati in tarda serata.

Breve excursus storico degli Sportelli Multifunzionali

Centro per l'impiegoCon il D.Lgs 469/97 si avvia, in tutta Italia, la riforma del Collocamento tradizionale, norme che non trovano automatica applicazione nell’ambito della Regione Siciliana in virtù del suo Statuto Speciale. Per quanto concerne l’esercizio di funzioni relative ai settori di collocamento e delle politiche del lavoro, la Regione ha provveduto con proprie norme di legge.

Con la legge regionale 24/2000 art .12, nelle more della riforma dei Servizi per l’Impiego, vengono assegnate in convenzione a soggetti privati, gli Enti di Formazione di cui alla legge regionale 24/76, competenze proprie delle ex Scica, specificatamente le competenze relative all’ attivazione di misure di politica attiva del lavoro (tutto ciò che favorisce il miglioramento del rapporto tra domanda e offerta di lavoro: servizi integrati d’informazione, orientamento lavorativo professionale, accompagnamento al lavoro, consulenza specialistica sulle opportunità d’inserimento, etc…).

Quindi, il Governo regionale, anziché formare, qualificare e valorizzare le professionalità interne all’Amministrazione regionale, ha preferito assegnare dette nuove competenze agli Enti di formazione accedendo ai fondi europei (FSE 2000-2006).

Successivamente, con il D.Lgs 297/2002, recepito dalla Regione Siciliana, la riforma del collocamento, cessata la fase transitoria, si completa e si realizza con l’attribuzione ai servizi competenti – i Centri per l’Impiego – della titolarità delle competenze relative alle politiche attive del lavoro.

In Sicilia, però, si statuisce con la legge regionale 15 novembre 2004 n. 15, articolo 39, che i Centri per l’impiego, sì, che sono titolari delle competenze relative alle politiche attive del lavoro, ma si avvarranno, per l’esercizio delle proprie funzioni, degli Enti ed Organismi indicati all’art.12 della legge 26 novembre 2000 n. 24, quindi degli Sportelli Multifunzionali.

A conclusione del periodo 2000-2006, i progetti attuativi degli Sportelli Multifunzionali vengono più volte prorogati con provvedimenti legislativi e con stanziamenti di bilancio, sino all’attuazione dell’Avviso Pubblico n.1 del 09 febbraio 2010 “Avviso per la chiamata di progetti per l’attuazione di un sistema regionale integrato di misure politiche attive del lavoro.. “, finanziato attraverso le risorse del PO FSE 2007-2013 della Regione Siciliana. Con questo progetto si vogliono sostenere e potenziare iniziative di “misure di politica attiva” quali interventi di accoglienza, orientamento, formazione orientativa, accompagnamento e percorsi di aggiornamento.

In questo periodo, conclusosi il 30 settembre 2013, hanno lavorato gomito a gomito i dipendenti dei CPI e degli Sportelli Multifunzionali, e non sono mancate circostanze di conflitto ed invasioni di campo nelle attribuzioni di competenze.

Il resto, sugli Sportelli Multifunzionali, è storia recente, con il progetto “Spartacus” prima, gestito dal Ciapi di Priolo sino al 23 Aprile 2014, con tante incongruenze di finanziamento ed operative con il risultato che questo progetto non ha raggiunto nessuna finalità e oggi con il bando di partecipazione al progetto “Garanzia giovani”, con il quale vorrebbero estendere agli operatori degli Sportelli Multifunzionali, accreditando il Ciapi, lo svolgimento delle attività previste nel progetto come soggetto privato in concorrenza con i Centri per l’Impiego soggetto pubblico.

Nei CPI i dipendenti regionali devono fare spazio agli operatori privati? Atto di indirizzo per la razionalizzazione e la redistribuzione delle risorse umane

Atto di indirizzo
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Ecco l’atto di indirizzo dell’assessore al lavoro che, nelle more del completamento del processo di riforma nazionale dei servizi per il lavoro, parla di coesistenza e cooperazione di operatori pubblici e privati nel territorio regionale per dare attuazione agli interventi previsti nel Piano della Garanzia per i Giovani.

In base a suddetto atto di indirizzo, l’amministrazione è invitata a porre in essere gli adempimenti necessari per l’accreditamento dei servizi al lavoro dei predetti soggetti privati e, parallelamente, impone “un intervento di razionalizzazione dei Centri per l’Impiego idoneo ad ottimizzare la distribuzione delle risorse umane ivi impiegate”.

La redistribuzione dovrà assicurare “una coerenza tra esperienze lavorative e professionali proprie di ciascun dipendente e le figure in concreto richieste……”.

L’atto di indirizzo individua poi gli operatori che andrebbero ad affiancare i dipendenti regionali.

Il piano per la razionalizzazione e la redistribuzione delle risorse umane prevede, però, numerosi esuberi tra i dipendenti dei CPI.