Finanziaria ter. Il governo va subito ko

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300La maggioranza “scivola” su un emendamento tecnico: mancano i numeri. Poi Sala d’Ercole va avanti piano: via libera solo a 11 articoli. Ma i più complessi devono ancora arrivare. Si riparte domattina a mezzogiorno.

Finanziaria ter. Il Governo ha presentato una riscrittura penalizzante dell’art. 24 (norme sul personale)

emendamento governativo stralcio sostitutivo dell'articolo 24
Per scaricare il pdf clicca sopra l’immagine

7.5  III PARTE

Sostituire il seguente articolo:
“6. In coerenza con i principi e le finalità dell’art. 2 del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135, vigono per il quadriennio  2014-2017, per il personale dell’Amministrazione regionale i requisiti anagrafici e contributivi per l’accesso al trattamento pensionistico in base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore dell’art. 24 del decreto legge 6 dicembre 2011 n.201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
7. Le dotazioni organiche del personale di cui all’art. 5, comma 1,  della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, e all’art. 51, comma 2, della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 sono ridotte rispettivamente nella misura complessiva del 25% e del 5% a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge.
8. Ferma restando l’invarianza della riduzione complessiva di cui al comma precedente, la rideterminazione della dotazione organica in relazione alle diverse categorie è disposta con decreto del Presidente della Regione Siciliana, previa deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica.
9. Per il quadriennio 2014-2017, la dotazione organica, come rideterminata ai sensi del precedente comma, è ridotta annualmente, con la  procedura di cui al precedente comma 8,  in numero pari ai soggetti collocati in quiescenza nell’anno precedente.
10. È abrogato il comma 3 dell’art. 1 della legge  regionale 16 gennaio 2012, n. 9.
11. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, l’Amministrazione regionale procede con le procedure previste dall’art. 11 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20,  alla riorganizzazione del proprio apparato burocratico al fine di conseguire una riduzione delle strutture intermedie e delle unità operative di base in misura complessivamente non inferiore al 30%,  secondo principi di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica.
12. All’art. 11 comma 2 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20, dopo le parole “dipartimenti regionali”, sono aggiunte le seguenti  “e delle unità operative di base “  e  sono soppresse le parole “resta fermo il potere di organizzazione interna del dirigente generale in ordine alla costituzione di unità operative di base e uffici semplici “ .
13. A seguito dell’entrata in vigore del regolamento di cui al comma 8,  i Dirigenti generali  con proprio decreto risolveranno i relativi contratti dirigenziali anche prima della scadenza naturale ai sensi dell’art. 41 comma 1 lett. a) del C.C.R.L.
14. Nella ipotesi di cui al precedente comma, al dirigente sarà conferito un incarico,  anche di valore economico inferiore. Le disposizioni contrattuali e normative più favorevoli non si applicano.
15. Il Fondo per il trattamento accessorio di posizione della dirigenza è rideterminato, in conseguenza delle misure di cui ai commi precedenti, in 30.000 migliaia di euro a decorrere dall’entrata in vigore del Regolamento di cui al presente articolo.
16. Nell’ambito del rapporto di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana del personale con qualifica dirigenziale e del personale con qualifica non dirigenziale, le sedi dell’amministrazione regionale collocate nel territorio dello stesso Comune e comunque entro il limite di cinquanta chilometri costituiscono medesima unità produttiva ai sensi e per gli effetti dell’art. 2103 del codice civile.
17. Sono nulli gli accordi, gli atti e le clausole dei contratti collettivi regionali di lavoro del personale con qualifica dirigenziale e del personale con qualifica non dirigenziale in contrasto con le disposizioni della presente legge.
18. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge,  l’Amministrazione regionale e gli enti di cui all’art. 1 L.r. 10/2000 che, alla scadenza naturale di un incarico di livello dirigenziale, non intendono confermarlo, indipendentemente dalla valutazione, conferiscono al medesimo dirigente un altro incarico dirigenziale, anche di valore economico inferiore. Le eventuali disposizioni normative e contrattuali più favorevoli non si applicano.
19.Al fine di conseguire una riduzione dell’apparato organizzativo della Regione siciliana a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge non è consentito in alcun caso autorizzare trattenimenti in servizio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo fissati dalle vigenti norme per le amministrazioni pubbliche.
20. (già articolo 75, comma 1 – stralciato).
21. È fatto divieto all’Amministrazione regionale, agli enti regionali di cui all’art. 1 L.r. 10/2000 ed a tutti gli enti , istituti,  aziende, società a partecipazione regionale, di attribuire incarichi di studio e di consulenza a soggetti collocati in quiescenza. E’ fatto, altresì, divieto di conferire ai soggetti collocati in quiescenza , incarichi dirigenziali o direttivi, o cariche in organi di indirizzo, governo o di controllo degli stessi. Gli incarichi e le cariche di cui al presente comma possono essere conferiti a titolo esclusivamente gratuito.
22. I trattamenti di quiescenza e tutte le prestazioni previdenziali spettanti al personale in servizio presso l’Amministrazione regionale e gli enti di cui all’art. 1 L.r. 10/2000  sono regolati dalle norme relative agli impiegati civili dello Stato, restando ferma la competenza diretta della regione per l’amministrazione ed erogazione dei relativi trattamenti. A decorrere dalla entrata in vigore della presente legge sono abrogate tutte le disposizioni normative e contrattuali difformi alla disposizione di cui al presente comma.”

Riunione sindacale presso l’assessorato al lavoro. Breve resoconto in attesa del comunicato ufficiale

Centro per l'impiegoSi è conclusa nella tarda serata di oggi (ieri) la prevista riunione presso l’assessorato al lavoro tra amministrazione e OO.SS., avente come ordine del giorno l’atto di indirizzo dell’assessore al lavoro “di razionalizzazione dei Centri per l’Impiego idoneo ad ottimizzare la distribuzione delle risorse umane ivi impiegate” e il piano di razionalizzazione e redistribuzione del personale dei Centri per l’impiego della Sicilia.

Alla riunione erano presenti assessore al lavoro e dirigente generale che hanno manifestato parecchie aperture, sia relativamente ai numeri dei soggetti interessati alla mobilità, sia relativamente ai criteri che, secondo quanto dichiarato dalla stessa amministrazione, verranno concertati con le OO.SS. e conterranno criteri tali da non arrecare grossi disagi ai dipendenti.

La seduta è stata aggiornata al 5 agosto alle ore 15,00.

N.B. – Quanto riportato sopra è un breve resoconto privo di impressioni e valutazioni politiche che sono lasciate al comunicato ufficiale.

Ecco il nuovo materiale consegnato

  1. DISTINZIONE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO SECONDO LA POPOLAZIONE ATTIVA
  2. Funzioni dei CCPI e servizi erogati
  3. CONFRONTO FUNZIONIGRAMMA DETTAGLIO def
  4. Fabbisogno di personale
  5. ANALISI E PROPOSTA PER LA RIDISTRIBUZIONE DEL PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO I CENTRI PER L’IMPIEGO

Youth Guarantee, CPI e sportelli multifunzionali – RASSEGNA STAMPA

NON SI PLACANO LE POLEMICHE SUL PIANO DELLA ‘GARANZIA GIOVANI, OVVERO SUL BANDO DI RECLUTAMENTO PER IL PROGETTO YOUTH GUARANTEE. RESPONSABILITÀ CHE SI RIMBALZANO TRA GLI ATTORI COINVOLTI.

IL SINDACATO CRITICA L’OPERATO DEL CIAPI DI PRIOLO E CHIEDE AL GOVERNO ED AL PARLAMENTO SICILIANI DI ASSUMERE DETERMINAZIONI CONCRETE ED IMMEDIATE PER SUPERARE L’EMERGENZA SOCIALE

IL PRESIDENTE DEL CIAPI DI PRIOLO CI DA’ SOLO QUALCHE ANTICIPAZIONE. NOI NE APPROFITTIAMO PER PARLARE E FAR PARLARE UN PERSONAGGIO CHE CONOSCIAMO DA ANNI. E CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON I METODI ‘LEVANTINI’ UTILIZZATI IN QUESTA STORIA DAL GOVERNO E DALL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE

Intervista a Orlando

Leoluca Orlando DAV 2008 3

Leoluca Orlando propone alla Regione di adottare il “modello Palermo”: un patto tra maggioranza e opposizione per scongiurare il fallimento. Il sindaco, dopo le frecciate al presidente della Regione, gli chiede di creare “un clima” nuovo. Viceversa per la Sicilia sarà il baratro. Tutti se ne sono accorti ormai, sintetizza Orlando, tranne la politica regionale.