ATTENZIONE!! Stipendi pagati ma rimborsi irpef al 65%

Controllate il cedolino e il calcolo fatto dal vostro caf per l’eventuale rimborso irpef.

Per incapienza del monte ritenute IRPEF, infatti, non è stato possibile liquidare per intero i risultati fiscali da mod 730 a credito dei dipendenti.

Eventuali differenze dovrebbero essere liquidate con le successive elaborazioni stipendiali.

Il prepensionamento con i requisiti pre-fornero verrà introdotto in un apposito DDL

PensioneIl prepensionamento con i requisiti pre-fornero verrà introdotto in un apposito DDL  organico che verrà esaminato in commissione Affari istituzionali

Del resto, con il penalizzante sistema di calcolo della pensione che il governo avrebbe voluto inserire con la stessa norma, quanti avrebbero scelto il pensionamento anticipato sapendo di perdere almeno il 30% sulla pensione finale?

Finanziaria ter. Dilettanti allo sbaraglio. Emergono problemi di copertura finanziaria. Il governo propone un nuovo mutuo

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300La copertura finanziaria della norma non sarebbe affatto certa. Così, ecco la corsa in piazza Principe di Camporeale per un colloquio col Commissario dello Stato Carmelo Aronica.

E il prefetto avrebbe confermato i dubbi di tanti parlamentari. 

Al ritorno in Aula, Crocetta ha minimizzato, parlando della necessità di operare una riscrittura tecnica che passasse da qualche taglio (forse anche sull’articolo 27, l’ex tabella h) e da un nuovo mutuo da 40 milioni.

Crolla anche uno degli articoli che doveva rappresentare un fiore all’occhiello della manovra: quello sul contributo di solidarietà alle pensioni. Le tabelle portate in Aula dal governo, infatti, presentavano persino degli errori di calcolo.

Fallisce la rapina ai danni dei dipendenti regionali. Stralciato l’art. 24 con il nuovo sistema di calcolo RETROATTIVO delle pensioni

Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha dichiarato improponibile l’articolo sui prepensionamenti dei dipendenti regionali che avrebbe consentito a centinaia di impiegati di mettersi a riposo con i requisiti pre Fornero, all’età di 61 anni.

La norma sarà stralciata perché formalmente non è passata all’esame della commissione di merito.

Cade anche un articolo sui cui era esplosa l’ira dei sindacati: Cobas e Sadirs contestavano la disposizione che imporrebbe il calcolo contributivo della pensione anche a chi è stato assunto prima del 2003. Tesi accolta da diversi deputati.

Tentata rapina ai danni dei dipendenti regionali

Finanziaria Ter: Crocetta vuole cancellare i diritti dei regionali anche sulle pensioni e tenta di rendere obbligatoria la mobilità entro 50 km anche per chi guadagna 900 euro al mese.

Palermo, 29 luglio 2014
<<RITENIAMO CHE NON CI SIANO PIÙ AGGETTIVI PER APOSTROFARE QUEST’AZIONE DEMAGOGICA, DISTRUTTIVA E PROVOCATORIA PORTATA AVANTI DA QUESTO ESECUTIVO DI GOVERNO CHE, UTILIZZANDO ANCHE LA MALAFEDE DI QUEI NEO-POLITICI CHE AVREBBERO DOVUTO RAPPRESENTARE IL “NUOVO”, CONTINUA A DANNEGGIARE L’ECONOMIA SICILIANA, LO SVILUPPO, IL REDDITO DELLE FAMIGLIE E I DIRITTI PIÙ ELEMENTARI DEGLI STESSI LAVORATORI PUBBLICI REGIONALI>>.

A dichiararlo sono i segretari generali di COBAS/CODIR e SADIRS, Marcello Minio, Dario Matranga e Fulvio Pantano, alla vigilia della discussione in Aula della Finanziaria Ter all’interno della quale sono contenuti una serie di emendamenti del Governo fortemente lesivi della dignità di tutti i dipendenti pubblici regionali, sia del comparto che della dirigenza, che, addirittura, vorrebbero mettere le mani proprio sul pane delle famiglie.

<<Siamo stanchi di CROCETTA – continuano i responsabili dei due sindacati autonomi che detengono la maggioranza degli iscritti – e di tutti i suoi sotterfugi per restare in sella; siamo in attesa, con ansia, che trascorrano i due anni, sei mesi e un giorno che assicureranno la pensione anche a questi nostri cari “deputati” (compresi quelli che dovevano rappresentare il nuovo, sob!) e poi chissà può essere che qualche politico di buon senso dia il benservito a colui che detiene ormai il primato incontrastato di avere paralizzato totalmente tutti i rami dell’amministrazione regionale>>.

CROCETTA passerà e i suoi danni resteranno se non ci si mobilita immediatamente per iniziare una capillare campagna d’informazione verso l’opinione pubblica di tutta la Sicilia. E’ ora di dire BASTA a CROCETTA che non perde occasione di annunciare sulla stampa licenziamenti di massa quando un dipendente regionale viene inquisito e, invece, non rilascia dichiarazioni quando viene inquisito un deputato perché dice di non aver letto le “carte”.

<<Siamo stanchi di CROCETTA – proseguono i Segretari Generali – che non si scandalizza e non denuncia il vergognoso pensionamento del Segretario Generale dell’ARS con 600.000 euro l’anno, il giorno prima dell’entrata in vigore del taglio netto delle pensioni d’oro. Siamo stanchi di CROCETTA che ha dimenticato gli stipendi d’oro dei dipendenti dell’ARS e continua ad attaccare la categoria più debole che fa, però, notizia sulla stampa>>.

CROCETTA ha, infatti, fortemente voluto inserire nella Finanziaria, fra gli altri, un articolo che, se approvato, trasformerebbe tutti i regionali, vecchi e nuovi, come pensionati dello stato secondo, però, le previsioni normative della legge “Fornero”; a tutti, cioè, verrebbero cancellati tutti i periodi pregressi calcolati con il sistema retributivo trasformandoli in sistema contributivo (30% in meno sulla pensione finale).

Altra norma scandalosa che andrà in Aula per la votazione è la mobilità obbligatoria prevista per dirigenza e comparto entro i 50 Km, in una Sicilia dove i mezzi di trasporto non funzionano e tutti dovranno utilizzare le auto incidendo sui propri stipendi, anche coloro che guadagnano meno di 1000 euro al mese!

<<Sarebbe ora che qualcuno informasse CROCETTA – concludono i segretari di SADIRS e COBAS/CODIR – che tutte le norme sul personale sono materie delegificate e vanno modificate nei contratti di lavoro. Abbiamo comunque parlato con deputati di maggioranza e opposizione che riteniamo di buon senso e che condividono la nostra rabbia e la nostra determinazione ad avviare una lotta sindacale senza quartiere.

Confidiamo nel loro aiuto affinché questi vergognosi emendamenti di governo vedano CROCETTA, ancora una volta, soccombere contro una maggioranza formata da “padri di famiglia” e non da politici avvezzi a vantaggiosi accordi sottobanco>>.

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