Nei CPI i dipendenti regionali devono fare spazio agli operatori privati. Leggi la posizione della UIL

CPI
Articolo tratto da la Repubblica del 13 agosto 2014

Pubblico e privato assieme per migliorare i servizi per il lavoro.

Secondo l’assessore al lavoro Giuseppe Bruno, i centri per l’impiego da soli non ce la fanno e così la Regione Siciliana, col sistema dell’accreditamento, «apre le porte» a nuovi soggetti con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; prevenire e contrastare la disoccupazione di lungo corso con azioni di orientamento e accompagnamento al lavoro; programmare misure personalizzate a favore di categorie «deboli»; offrire consulenza alle imprese; sostenere la mobilità professionale o territoriale dei lavoratori; promuovere l’autoimpiego.

«I risultati dei Centri per l’impiego sono insufficienti in relazione alle esigenze del mercato del lavoro – dice l’assessore Bruno -. Per questa ragione, abbiamo pensato di creare un sistema misto pubblico-privato in grado di reperire un maggior numero di occasioni di lavoro e in generale di occuparsi con più capillarità delle cosiddette politiche attive del lavoro».

I soggetti accreditati verranno selezionati attraverso un bando pubblico.

Gli enti autorizzati svolgeranno, in sostanza, gli stessi servizi dei Centri per l’impiego: si occuperanno, per esempio, di far incontrare domanda e offerta, dell’ orientamento e dell’accompagnamento al lavoro. «Alcuni servizi resteranno di competenza dei Centri, per esempio la documentazione per la disponibilità al lavoro», spiega Bruno.

Il segretario regionale della Uil, Claudio Barone promuove, ma con riserva: «È sicuramente un fatto positivo che anche altri soggetti, privati e pubblici, siano coinvolti nell’erogazione di questo tipo di servizi.

«È chiaro – spiega Barone – che osserveremo attentamente: non potremo accettare che chi fino a oggi è stato impegnato negli sportelli multifunzionali, per offrire questi servizi, non può perdere il lavoro. Devono esserci delle garanzie sui livelli occupazionali».

«Abbiamo previsto – risponde Bruno – una clausola che obbliga gli enti che avevano gli sportelli a mantenere questi lavoratori per accreditarsi».

Commento

Mi pare che la posizione della UIL sia abbastanza chiara..

Resta da capire la posizione degli altri sindacati confederali su questo argomento.

Articoli correlati