Piano giovani. La telenovela continua… 3 società dovevano dividersi circa 6 milioni per l’assistenza tecnica

Piano giovaniFonte: LiveSicilia

Sei milioni di euro. Una torta che il governo regionale ha deciso di suddividere a tre società per il “rafforzamento della gestione, del monitoraggio e della valutazione”. E che serviranno per “dare una mano” ai dipendenti regionali. Ai quasi ventimila dipendenti regionali, ai quali si aggiungono gli oltre settemila delle società partecipate, esclusi i tanti esterni-esperti che da anni navigano nel mare del “pubblico”.

Tre milioni a consulenti esterni. Tre milioni, a soggetti estranei all’amministrazione regionale che avrebbero svolto il compito di affiancare, potenziare, implementare, divulgare. Insieme al Piano giovani, insomma, viaggiava il più ampio Piano consulenze della storia recente della Regione siciliana.

Quei milioni sarebbero serviti in buona parte per garantire i corrispettivi di soggetti esterni a un’amministrazione che vanta quasi ventimila dipendenti oltre a settemila lavoratori delle società partecipate e persino una società regionale “strategicamente” impegnata nel settore dell’informatica (Sicilia e-Servizi) e un’altra che ha svolto negli anni proprio le attività di assistenza tecnica (Sviluppo Italia Sicilia).

Il presidente della Regione: “Nelli ha lanciato un grande Piano per il lavoro rivolto ai giovani, sottraendo fondi alla formazione professionale deviata”. Stoccata alla Corsello: “Valuteremo attentamente questo bando da 70 milioni della dirigente e ci comporteremo di conseguenza”.

L’assessore alla Formazione professionale sentita come persona informata sui fatti non al palazzo di giustizia, ma negli uffici della squadra mobile di Palermo, per “ragioni di opportunità”.

Il capogruppo degli azzurri Falcone: “Il governatore è a conoscenza delle decine di assunzioni nella società pubblica ed è stato informato che la ‘short list’ dei comunicatori è cresciuta a dismisura?”.