Crocetta dichiara che il suo governo vuole utilizzare solo risorse interne e i dipendenti delle partecipate. Ma le carte raccontano un’altra storia

Deliberazione_n__223_del_6_08_2014 copiaE’ la giunta ad approvare, il 6 agosto scorso, giorno successivo al “flop day”, il Piano che prevede anche gli affidamenti a Italia Lavoro, Formez e Sviluppo Italia. Ecco la delibera che Crocetta afferma “di non aver letto”, ma che l’assessore Scilabra ha “condiviso nei contenuti”.

Assistenza tecnica, incarichi a società esterne, etc. Il Cobas/Codir ha denunciato più volte il problema. L’ultima poco meno di 1 anno fa

Ecco alcuni articoli pubblicati su LiveSicilia che testimoniano i vari esposti del sindacato Cobas/Codir nei confronti di un meccanismo, quello degli affidamenti esterni che va avanti da anni e che ha svuotato di competenze gli uffici regionali.

A luglio il governo non ha rinnovato il contratto con Ernst & Young per le attività di controllo e rendicontazione della spesa comunitaria. “Se ne occuperà Sviluppo Italia Sicilia” aveva annunciato il presidente Crocetta. Ma quella società non avrebbe potuto, a causa di un evidente conflitto di interessi. Così, è partita la caccia a nuovi professionisti. Che verranno selezionati dal governo nazionale. I Cobas Codir: “Questa è ‘manciugghia'”

Il sindacato autonomo: “Buona parte di quelle attività possono essere portate a compimento dal personale interno che, nel caso specifico, ci risulta essere stato adeguatamente formato attraverso corsi mirati che hanno comportato costi per l’amministrazione”.

Gli uffici regionali sono svuotati di competenze. I dipendenti si “leccano la sarda”. I consulenti del Formez pagati 380€

DDG Falgares
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Marco Falcone capogruppo di Forza Italia all’Ars torna all’attacco del governo Crocetta.

Dopo avere denunciato assunzioni dirette in Italia Lavoro nell’ambito del Piano giovani, adesso punta il dito contro il Formez e la selezione per l’assistenza tecnica sul Po Fesr, avviata con un bando a fine dicembre 2013.

Nel mirino, tutti gli affidamenti diretti alle società che svolgono la cosiddetta “assistenza tecnica”

«Dobbiamo porre un freno a quello che è diventato un vero e proprio aggiramento della legge di cui ormai questo governo ha fatto un suo costante modus operandi», dice il capogruppo all’ Ars Marco Falcone insieme al suo vice Vincenzo Figuccia. «Pagare ben 380 euro al giorno per prestazioni di supporto per un periodo di 18 mesi – aggiunge – è un vero e proprio scandalo che offende non solo tutti i dipendenti regionali, molte volte destinatari di attacchi, anche sconsiderati, per i loro stipendi, ma mortifica soprattutto i tanti giovani che credono ancora nei principi di trasparenza e meritocrazia».

Fi annuncia «una ricognizione su tutti gli affidamenti diretti assegnati a vario titolo dalla Regione e a quanto ammonta la loro spesa».

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