Sondaggio. Il 51% degli italiani ha più fiducia nel premier che in CGIL, CISL e UIL

Tra Matteo Renzi e il sindacato, gli italiani si sentono meglio rappresentati dal presidente del Consiglio. È quanto riporta un sondaggio di Ixè per il programma Agorà su di RaiTre. Il 51 percento degli intervistati infatti sceglie il premier.

Commento

Sicuramente sul sondaggio pesano le scelte sindacali dell’ultimo ventennio che hanno visto una lenta ma continua perdita di diritti dei lavoratori conquistati dopo anni di lotta.

Nel corso degli ultimi anni, infatti, i cd. “Confederali” hanno “assistito” alla svendita dei diritti dei lavoratori (abolizione della scala mobile, variazione del sistema di calcolo delle pensioni, elevazione dell’età pensionabile, etc.) dimostrando un particolare interesse per la politica. È forse un caso che, negli ultimi anni, molti esponenti sindacali abbiano conquistato uno scranno a Montecitorio? È forse un caso che alcuni degli ultimi presidenti di Camera e Senato sono stati di estrazione sindacale (Bertinotti, Marini, etc.).

Se dall’ambito generale passiamo al settore del pubblico impiego, i sindacati sopra citati non hanno mai posto un’attenzione particolare alla parte giuridica dei rinnovi contrattuali accontentandosi del classico piatto di lenticchie (aumenti di poche decine di euro) facendo da spettatori alla privatizzazione del pubblico impiego e all’abolizione del sistema delle carriere che ha provocato l’appiattimento e la cristallizzazione del personale all’interno delle qualifiche.

Oggi, con l’abolizione dei tanto vituperati concorsi interni, si rischia di essere assunti e pensionati con la stessa qualifica a tutto danno dell’aspetto motivazionale.