Legge di stabilità. Tutte le Regioni hanno protestato per i tagli tranne Crocetta. Ecco perchè

Immagine tratta da Facebook

Quattro miliardi di tagli alle regioni? E che saranno mai? Rosario Crocetta è l’unico presidente di regione (la Sicilia per i distratti) schierato con Matteo Renzi sulla manovra autunnale. Ieri, d’altronde, il nostro era felicemente presente alla Leopolda: “Trovo assurdo che i governatori facciano una polemica sulla legge di Stabilità. Non possiamo pensare che quando il governo finalmente cerca di cambiare rotta gli si vada contro. Bisogna collaborare. Siamo in una fase difficile e tutti devono stringere la cinghia”. Parole encomiabili di un uomo di Stato? Forse.

Leggi l’articolo del riquadro in basso dal titolo: MANOVRA. Ecco perché Crocetta la difende.

Il governo Renzi continua a tagliare al sud….Che importa. Ormai siamo tutti renziani

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Il governo, per tener fede agli impegni sollecitati dall’ Ue, ha tagliato di 500 milioni la quota di fondi nazionali stanziati per il cofinanziamento dei Fondi di coesione europei ed esclusi dai tetti del Patto di stabilità interno applicato alle Regioni. Per essere più semplici e non troppo tecnici, si trattava di una sorta di «riserva» alla quale nel 2015 tutte le Regioni potevano accedere per accompagnare i progetti finanziati dalle risorse strutturali, senza incorrere nello sforamento del limite del 3%.

Sud penalizzato.

La triste verità di Crocetta: “Non mi sfiduceranno altrimenti molti deputati sarebbero disoccupati”

Crocetta, non mi sfiduceranno maiAll’Ars è andata in scena la “farsa” della mozione di sfiducia al Presidente della Regione Rosario Crocetta.

37 i voti a favore, se ne aspettavano 40, 44 i contrari.

Una vicenda dai contorni scontati, del resto aveva spinto lo stesso Crocetta appena ieri a dichiarare: “la mozione non passerà perchè altrimenti molti deputasi diventerebbero dei disoccupati”.