Sbloccaitalia. Renzi manda le trivelle in Sicilia e Crocetta le benedice. Non bloccherò le autorizzazioni”. Stanno svendendo la Sicilia ai petrolieri

Pesci mortiEcco cosa ha dichiarato poco più di due mesi fa Matteo Renzi: “Quando io penso che siamo in una crisi energetica che voi tutti conoscete, e abbiamo un sacco di petrolio in Basilicata o in Sicilia che non tiriamo su per problemi dei comitati di turno, io dico eh bè, vorrà dire che perderò qualche voto ma la norma per sbloccare e per tirar su il petrolio in Basilicata e in Sicilia, creando posti di lavoro in Basilicata e in Sicilia e consentendo a questo paese di vincere la sfida energetica, io la norma la faccio, anzi l’ho già fatta. Vada come deve andare”.
Matteo Renzi, 6 Settembre 2014, Rubinetterie Bresciane, Gussago – Brescia (Il Fatto Quotidiano
– Trivelle in Basilicata e Sicilia: evviva la coerenza di Renzi).

Perché Matteo Renzi non va a dire queste cose, per dirne una, a Gela, nell’area del petrolchimico dove si sono registrati casi di tumori, malattie e malformazioni a residenti e lavoratori, inclusi i bambini, fuori da ogni limite di tolleranza e di decenza? Basta solo cercare su Google “Gela Eni petrolchimico” e viene fuori ogni sorta di misfatto.

Articoli correlati

Crocetta pensa che le nuove trivelle in Sicilia faranno guadagnare all’isola più di tutta l’Italia messa assieme


Ecco cosa dichiara Crocetta. “Non c’è nessun rischio per il protocollo firmato con Eni e nessun motivo di fermare le autorizzazioni alla ricerca di idrocarburi. Il petrolio come i gas naturali, è una ricchezza, magari ne avessimo di più. Non esiste un Paese al mondo dove c’è il petrolio e non viene estratto. Peraltro le autorizzazioni all’estrazione sono stati rilasciate grazie ad una legge ed una mozione approvata all’ars non può fermare una legge”.

Forse Crocetta non si è accorto di essere il presidente di una regione tra le più ricche di storia, beni culturali, archeologici, ambientali del mondo. I turisti vengono per godere di queste bellezze,non certo per ammirare i poli petrolchimici che devastano le nostre coste. Le navi da crociera che attraccano nei nostri porti,non avranno certo voglia di dribblare tra una piattaforma petrolifera e l’altra. Per non parlare e se malauguratamente un incidente tecnico facesse riversasse in mare tonnellate di petrolio, il danno per la nostra isola sarebbe incalcolabile ed irrimediabile (tratto da Palermoreport).