Incontro tra sindacati e nuovo assessore alla Funzione Pubblica. Tema centrale i trasferimenti d’ufficio

Si è concluso poco dopo le 20 l’incontro tra il neo assessore alla Funzione Pubblica Marcella Castronovo e le organizzazioni sindacali. All’incontro era presenta anche il Commissario dell’Aran, avv. Claudio Alongi, il dirigente generale della Funzione Pubblica, Luciana Giammanco e il capo della segreteria tecnica dell’assessore Carmen Madonia.

L’assessore ha tenuto a precisare che quello di oggi era più che altro, un incontro di “presentazione”. Ha, infatti, premesso che essendosi insediata da appena una settimana non aveva ancora piena contezza di tutte le problematiche dell’amministrazione regionale, pur non avendo riscontrato nulla di “sconvolgente” rispetto ad altre pubbliche amministrazioni, a cominciare da quella statale da cui lei stessa proviene.

L’assessore ha, poi, accennato a quelle che saranno le direttrici entro cui intende muoversi:

  1. rendere più efficace e funzionale l’amministrazione;
  2. porre fine alla discrepanza tra competenze del personale e attività svolte;
  3. piena attuazione della separazione tra politica e amministrazione.

L’assessore ha dato poi parola ai sindacati che, senza entrare nel dettaglio delle varie problematiche, hanno incentrato gli interventi sul tema caldo di questi giorni: la mobilità!

Il Cobas Codir ha dichiarato apertamente all’assessore, che non firmerà nessun accordo sulla mobilità, che non preveda dei criteri certi legati a un reale fabbisogno di personale e non ai “capricci” del dirigente di turno che oggi dichiara esuberi e domani carenze di personale! Il Cobas/Codir ha, pertanto, manifestato la necessità di determinare la pianta organica dei singoli dipartimenti quale strumento necessario in grado di stabilire il reale fabbisogno delle varie figure professionali ribadendo l’urgenza di una riclassificazione e valorizzazione del personale interno che oggi, invece, viene penalizzato e mortificato dal continuo ricorso a professionalità esterne o dal ricorso all'”assistenza tecnica”.

Il Cobas/Codir ha, inoltre, invitato l’assessore a informarsi sulle reali retribuzioni dei dipendenti regionali (contrariamente alle favole raccontate da alcuni organi di stampa), a cominciare da coloro che non arrivano neppure a 1000 € e che mal sopporterebbero un trasferimento entro i limiti dei 50 km considerata la carenza e, in moltissimi casi, la totale assenza del trasporto pubblico. Più coerente sarebbe, nel terzo millennio, piuttosto che spostare fisicamente i lavoratori, “delocalizzare” il lavoro ricorrendo ad istituti previsti dal vigente CCRL quali, ad es. il telelavoro.

Il Cobas/Codir ha chiesto, infine, come atto di buona volontà da parte dell’amministrazione, la sospensione dei provvedimenti di trasferimento già avviati, in attesa del raggiungimento di un accordo sui criteri che tenga conto delle osservazioni poste al tavolo.

Nell’ottica del riordino dell’amministrazione regionale, Cobas/Codir e Sadirs hanno consegnato al neo assessore copia della nota congiunta con cui si chiede di attuare il pensionamento con i requisiti pre-fornero (scarica la nota).

L’amministrazione ha ascoltato in religioso silenzio le osservazioni delle varie OO.SS. senza replicare.

Restiamo in attesa di risposte concrete che possano rasserenare il clima.

Alla regione possibili 2469 prepensionamenti

Pensione“Tra i regionali sono possibili 416 prepensionamenti di dirigenti e 2053 di impiegati del comparto, con un risparmio tra il 2015 e il 2018 di 80 milioni di euro”. Lo sostengono i Cobas Codir e Sadirs che aprono cosí alla riforma del personale e ai pensionamenti anticipati applicando i requisiti in vigore prima della legge Fornero.

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