Su una cosa ha ragione Lelio Cusimano. I soldi sono finiti ma la Regione continua ad assumere….

Nel corso del 2013 sono stati 196 i dipendenti regionali che hanno lasciato il servizio. In particolare 61 sono andati via per limiti di età, 76 per dimissioni con diritto a pensione, 1 per assegnazione ad altra amministrazione e 58 per altri motivi non specificati. Quelli assunti sono stati invece 224, di cui per concorso, uno per chiamata numerica categorie protette ed 222 per “altre cause” non meglio specificate; e la chiamano trasparenza. Tra cessati ed assunti il personale regionale è aumentato di altre 28 unità.

Personale-assunto-nel-2013
Tratto dal conto annuale del personale 2013
Giornale di Sicilia del 22 novembre 2014
Giornale di Sicilia del 22 novembre 2014

Qual’è il sistema migliore per togliere i debiti? Ma naturalmente chiedere un prestito…Quanto può durare questo trend?

Per scaricare l’articolo cliccaci sopra

La Regione non potrà diminuire per i prossimi trent’anni le aliquote Irpef e Irap.

Il governo della Regione ha intenzione di accendere un nuovo mutuo da 2 miliardi dopo quello da un miliardo per pagare le imprese dello scorso anno.
Il provvedimento, esitato dalla giunta, è frutto di un accordo stipulato con il governo nazionale nella scorsa estate quando assessore era Roberto Agnello. Le somme dovrebbero andare a coprire i debiti delle aziende sanitarie nei confronti dei fornitori con un piano di ammortamento trentennale e pagamenti da circa 70 milioni all’ anno tramite il mantenimento al massimo delle aliquote Irpef e Irap.
«Se il buongiorno si vede dal mattino la Sicilia non potrà che subire un grave danno dall’ operato del Crocetta-ter», ha commentato Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
Critiche anche dal Movimento cinque stelle. «Se la politica del governo Crocetta era quella di ricorrere a prestiti», si legge in una nota del gruppo all’ Ars, «tanto valeva affidare la delega all’ Economia al primo di passaggio da via Nortarbartolo».

Assunzioni facili a Sicilia e-Servizi. Chiesto maxi-risarcimento. A giudizio Crocetta e Ingroia

Per scaricare l’articolo cliccaci sopra

Nel mirino della Corte dei conti i contratti a Sicilia e-Servizi. Tra i citati a giudizio anche Crocetta e l’ex pm Ingroia. Dovranno rispondere in aula di un presunto danno erariale di un milione di euro alle casse pubbliche insieme a sei ex assessori delle giunte regionali.

La difesa di Ingroia. Lo stop avrebbe mandato in tilt il funzionamento della macchina amministrativa. Non avendo formato personale regionale per la gestione dei software, Ingroia, forte di una apposita delibera di giunta e del parere dell’Avvocatura dello Stato, autorizzò le assunzioni dei dipendenti assunti dall’ex socio privato.

Articoli correlati