Sicilia. Emergenza precari. In 20 mila rischiano il posto di lavoro

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Due settimane di braccio di ferro in commissione Bilancio alla Camera non hanno portato a una decisione definitiva. La battaglia decisiva, a colpi di voto, si svolgerà domani. Senza l’approvazione di un emendamento alla legge di Stabilità che consente la proroga per un anno dei loro contratti, perderanno tutti il posto dal primo gennaio.

Doveva essere, questo che si avvia alla conclusione, l’anno delle stabilizzazioni dei precari degli enti locali. Invece ora è a rischio anche la proroga annuale del contratto.

Il punto è – spiega il deputato del Pd Angelo Capodicasa – che la legge D’Alia ha introdotto paletti per la stabilizzazione che quasi nessun Comune siciliano è stato in grado di rispettare.

Servivano conti in ordine, disponibilità finanziaria e piante organiche che prevedessero spazi liberi entro un triennio.

«Visto che queste condizioni non si sono verificate – ha aggiunto Maria Iacono, altra deputata nazionale del Pd – abbiamo proposto un emendamento che dà un altro anno di tempo ai Comuni e alla Regione».

La norma è portata avanti trasversalmente dai deputati siciliani.

Il traguardo però resta distante. Un ostacolo lo rivela ancora Capodicasa: «C’è qualche ostacolo che arriva dal ministero della Funzione pubblica ma io avuto rassicurazioni dal viceministro all’Economia Enrico Morando sul fatto che l’emendamento verrà difeso». Altri ostacoli sembrerebbero arrivare da una parte del Parlamento che è scettico sulla opportunità di dare altre deroghe alla Sicilia, visto che l’emendamento permetterebbe di rinviare di un anno regole che altrove sono in vigore dall’anno scorso.

Il vicepresidente vicario dell’Ars Antonio Venturino. «Stabilizzare subito i precari»

«Dobbiamo porre fine al calvario istituzionale di Stato – dice il deputato regionale – Ho presentato due disegni di legge, che stiamo già discutendo in Commissione con il nuovo assessore al Lavoro Bruno Caruso, con i quali si punta a istituire un albo rivolto alle migliaia di lavoratori che da oltre 25 anni operano nella pubblica amministrazione e che contemplano meccanismi di stabilizzazione negli enti. Si tratta di affrontare e risolvere la questione di tutti i precari, i cui contratti scadranno nel dicembre 2014 e 2016, senza alcuna ulteriore possibilità di proroga. Governo e Assemblea regionale, con queste proposte, hanno l’opportunità di voltare pagina una volta per tutte».

Informatici che non sanno nulla di informatica? E se i veri informatici fossero rimasti fuori?

L’anno scorso Crocetta crea l’Ufficio speciale per l’informatizzazione. I direttori di tutti i dipartimenti devono individuare i dipendenti “specializzati” in quei compiti. Dopo un anno, il trasferimento di un gruppo di regionali viene revocato. I lavoratori tornano agli uffici di provenienza: “Non si erano mai occupati di computer”.

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