Mancano le relazioni tecniche. La votazione sull’esercizio provvisorio slitta al 7 gennaio

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300Doveva essere la manovra dell’austerity, per garantire solo gli stipendi della galassia Regione fino ad aprile, ma in commissione Bilancio è scattato lo stesso l’assalto alla diligenza.

Fondi a pioggia a Spa, Enti, Associazioni (tabella H).

Proroghe ai precari dei comuni (anche quelli in dissesto contrariamente a quanto previsto dalla legge di stabilità del governo Renzi).

Stanziamento di 11 milioni di euro per gli ex Pip.

Quello che avrebbe dovuto essere un semplice obbligo di legge, il provvedimento necessario a spendere i soldi in dodicesimi in assenza del bilancio, è stato trasformato in un disegno di legge omnibus, quasi una mezza finanziaria che è stata bloccata perché, regolamento di Sala d’Ercole alla mano, mancante della relazioni tecniche.

Crocetta sfida Renzi e Baccei ma aleggia lo spettro del commissariamento

Il governatore e i renziani alla sfida finale. Il presidente ha riunito i dirigenti senza l’assessore al Bilancio.

Da Palazzo Chigi trapela “irritazione” per la condizione di isolamento nella quale è stato posto l’assessore Alessandro Baccei, il tecnico indicato dal governo nazionale per rivedere i conti della Sicilia. Sfiduciato con la inusuale contropresentazione della manovra ad opera del presidente della Regione, dodici ore dopo la conferenza stampa dell’assessore, e con lo “scippo” delle competenze sulla Finanziaria: ieri mattina lo staff del governatore ha riunito i dirigenti generali a Palazzo d’Orleans, per impostare un piano di riforme.

Non è esclusa l’ipotesi di dimissioni di Baccei né quella di commissariamento ad aprile di una Regione che viene ritenuta da Delrio, Baccei e Faraone già quasi in stato di default.

Precari, partecipate e Forestali. Crocetta e opposizione contro Baccei che vuole prosciugare i bacini del consenso elettorale

Rosario Crocetta2012Centodestra durissimo nei confronti dell’economista che non piace nemmeno al governatore.

Il dramma degli alfaniani di Sicilia.

Con il Pd a Roma, contro il Pd e Crocetta in Sicilia. A votare a favore dello “scippo” dei Fondi Pac a Roma e ad attaccare Crocetta per non aver difeso i fondi Pac. A guidare l’Italia insieme a Delrio e a dover attaccare l’assessore inviato da Delrio.

La dieta M5S per la Regione

Lavoratore copiaDecine di emendamenti cinquestelle per ridurre le spese dell’amministrazione. Prevista l’eliminazione dell’ufficio di Bruxelles e delle circoscrizioni. “Soppressione della terza fascia dirigenziale e di tre partecipate”.

Nel pacchetto degli emendamenti 5 Stelle prevista pure la sospensione per tre anni del Famp (“una istituzione – commenta Ciaccio – che serve solo per alimentare una incontrollata erogazione di ore di straordinario e benefit”).

La politica non conosce crisi

EuroPronto un secondo incarico per l’ex assessore alla Formazione che, essendo priva di laurea, non può essere inquadrata come dirigente alla guida della segreteria particolare e dunque guadagna quanto un funzionario semplice, pur svolgendo un ruolo apicale. Ma il Governatore ha trovato la soluzione.

L’esercizio provvisorio è all’Ars. Parte la corsa contro il tempo ma la Commissione Bilancio avanza dubbi sulle coperture

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300Il disegno di legge è in commissione bilancio. Domani scadono i termini per gli emendamenti e inizierà la discussione. L’approdo in Aula è previsto per martedì. Ma non mancano i dubbi. E bisognerà approvare anche mutuo e proroga per i precari.

Discussione fiume in commissione bilancio sull’esercizio provvisorio: mancherebbe la copertura finanziaria per circa un miliardo. Nuovi tagli ai Comuni e negli enti regionali stipendi assicurati solo fino ad aprile. Sì alle proroghe dei precari degli enti locali e allo stanziamento per gli ex Pip.

Pip e precari dei Comuni, la giunta dice sì Il centrodestra: “Manovra illegittima”

EuroIl governo dà il via libera a due ddl destinati ai lavoratori: dovranno essere approvati entro la fine dell’anno con l’esercizio provvisorio. Ma le opposizioni attaccano: “Quel testo è irricevibile: parliamone a gennaio. Stando così le cose, da maggio 50 mila persone senza stipendio”. Domani deciderà la conferenza dei capigruppo.

Contro i governicchi Renzi-Crocetta, riappropriamoci del nostro orgoglio di pubblici dipendenti

Per scaricare l’articolo cliccaci sopra

Il governo Renzi ha pubblicato online su questo sito : soldipubblici.gov.it, l’elenco dei costi delle pubbliche amministrazioni.

Il confronto tra la Sicilia e le altre regioni è impietoso.

La Sicilia batte tutte le altre regioni e la stampa regionale e nazionale e persino i TG non hanno mancato di sottolineare la “notizia” (vedi TG5 delle 20 del 27 dicembre 2014).

Al di là delle considerazioni sulle maggiori competenze della Sicilia rispetto alle altre regioni, cosa che, per altro, qualche articolo mette in evidenza, ciò che sconcerta è il taglio che viene dato alla notizia.

Tutti gli articoli sono impostati come se la colpa degli alti costi di ciascuna pubblica amministrazione a cominciare dalla Sicilia, DOVUTI IN GRAN PARTE, più che al costo del personale interno, A SPESE PER INUTILI CONSULENZE ESTERNE, ASSISTENZA TECNICA, PERSONALE ESTERNO A VARIO TITOLO INQUADRATO CON CONTRATTI DI DUBBIA LEGITTIMITÀ NEI RANGHI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, siano da imputare ai lavoratori e non ai governi che si sono succeduti.

Leggendo i vari articoli è come se le eccedenze di personale rispetto alle reali necessità, problema comune a quasi tutte le pubbliche amministrazioni con il triste primato della Sicilia, fosse colpa dei dipendenti e non dei politici che sulle assunzioni nella pubblica amministrazione (a spese della collettività) hanno costruito le loro campagne elettorali gonfiando a dismisura gli organici delle pubbliche amministrazioni, infischiandosene del fatto che prima o poi i nodi sarebbero venuti al pettine.

Persino il costo di un rotolo di carta igienica che in Sicilia è maggiore rispetto ad altre regioni sembrerebbe colpa del personale.

Gli articoli stampa non fanno nessun accenno al governo e alla politica e all’alta burocrazia scelta dalla politica.

È come se governo e politici non c’entrassero nulla.

LA STAMPA LI ASSOLVE influenzando l’opinione pubblica.

Prova ne siano i commenti impietosi sui quotidiani online nei confronti dei dipendenti, sfiorano soltanto le malefatte della politica.

Vogliono toccare i nostri diritti acquisiti con effetto retroattivo ma nessun quotidiano si sogna di dire che andrebbe fatta un’analisi temporale delle assunzioni condannando per danno erariale tutti quei politici che hanno contribuito a inflazionare gli organici.

CON IL RICAVATO SI POTREBBE ALIMENTARE UN FONDO CHE POTREBBE ESSERE UTILIZZATO PER LE RETRIBUZIONI, CON UN MINORE AGGRAVIO PER LA COLLETTIVITÀ.

Sento alcuni colleghi che si vergognano a dire in giro di essere dipendenti regionali o di essere pubblici dipendenti in generale.

Riappropriamoci della nostra dignità e del nostro orgoglio di dipendenti regionali.

Chi si dovrebbe vergognare sono i governanti e i politici, non noi.

A proposito, non mi pare di avere visto nel sito i costi dei ministeri o quelli di Palazzo Chigi, Così come pare che manchino i costi di Camera e Senato. Vuoi vedere che li hanno dimenticati?

Le riunioni della Giunta Crocetta? Un caos. A dirlo è la Corte dei Conti

Alcune dichiarazioni di ex assessori come Bianchi e Marino citati in giudizio sulla vicenda Sicilia e-Servizi, fanno emergere uno spaccato preoccupante.

“Dall’audizione di alcuni assessori e dalla documentazione da alcuni di essi prodotta scrivono i giudici – è emerso che le riunioni di giunta, oltre che essere tenute anche alla presenza di soggetti non istituzionalmente legittimati a parteciparvi, erano spesso connotate da improvvisazione incompatibile con la delicatezza delle questioni da trattare”. Improvvisazione. Di fronte a scelte delicate. Scelte prese alla presenza di persone che non erano “legittimate” a stare in giunta in quel momento.

Una improvvisazione, proseguono i giudici, che non era dettata dall’emergenza, “bensì – scrivono – costituiva logico sviluppo di un modus operandi con cui la giunta, sovente, affrontava con improvvisazione le questioni su cui deliberare”.

Un caos.

A dirlo non è un feroce oppositore politico. Ma la Procura della Corte dei conti.