Circolare del dirigente della Funzione pubblica. La mancata comunicazione delle assenze è rilevante ai fini della valutazione del dirigente

La regione striglia gli uffici copiaUndici dipartimenti e uffici regionali nel 2014 non hanno comunicato, o lo hanno fatto solo in parte, il numero delle assenze dei propri dipendenti.

Mette nero su bianco i nomi dei «colpevoli» Luciana Giammanco, dirigente del dipartimento della Funzione pubblica, che ha colto la palla al balzo dell’articolo scritto pochi giorni fa dal Giornale di Sicilia sull’aumento delle assenze per malattie e permessi, per scrivere «urbi et orbi» una dura circolare di reprimenda per chi non assolve a un adempimento previsto dalla legge.

ll personale degli Enti trasferito alla Regione?

La manovra dell’assessore Baccei permetterà di trasferire il personale da enti, istituti, consorzi e agenzie regionali agli assessorati.

È una norma più volte bocciata negli anni scorsi. L’obiettivo è portare il personale meno impegnato verso uffici in cui c’è maggiore esigenza.

La norma scritta da Baccei prevede che «il personale di ruolo in servizio negli enti indicati dalla legge 10 del 2000, previo consenso può essere utilizzato nei dipartimenti dell’amministrazione regionale, presso organi istituzionali della Regione e in altri enti o organismi sottoposti a controllo e vigilanza». Lo stipendio del personale trasferito – comunque già pagato dalla Regione – non può essere aumentato.

Stretta sul personale delle partecipate. Ai dipendenti non verrà garantito un altro posto di lavoro

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Le partecipate della Regione potranno essere anche meno di 11 e al personale di quelle che verranno chiuse non verrà garantito un altro posto. Eccola la riforma delle società pubbliche: l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, l’ha inserita all’articolo 11 della bozza di Finanziaria, da ieri ufficialmente consegnata ai partiti.

All’Ars approvato il mutuo da 1,7 miliardi

Dopo lo scivolone di ieri, la maggioranza dice sì al mega-prestito. Per i prossimi trent’anni i siciliani dovranno sborsare tramite le tasse (Irap e Irpef) sei milioni di euro al mese solo per la rata e gli interessi.

L’indebitamento complessivo della Regione siciliana adesso supera gli otto miliardi di euro. Con Crocetta presidente è quasi raddoppiato, dai circa 4 miliardi del 2009.

Da stasera, stando alle parole dei deputati che sostengono il governo, la Sicilia potrà presentarsi con nuova e accresciuta “credibilità” sui tavoli romani.

 Ecco chi ha votato a favore del mutuo.