“Vogliono far fallire la Regione”. Sicilia nazione presenta un esposto

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“Il governo Crocetta con una serie impressionante di scelte confusionarie ed approssimative, inerzie, assenza di riforme, e soprattutto subalternità agli ordini del Governo nazionale sta portando la Sicilia alla bancarotta”. Così gli epsonenti del Movimento Sicilia Naziona, Gaetano Armao e Rino Piscitello, che questa mattina a Palermo, presso la sala stampa dell’Assemblea Regionale Siciliana, hanno tenuto una Conferenza Stampa sul tema: “Se Crocetta e Baccei portano la Sicilia al fallimento”.

LiveSicilia – “Vogliono far fallire la Regione” Sicilia nazione fa un esposto

Il Sito di Palermo – Se Crocetta e Baccei stanno portando la Sicilia al fallimento…

Mancano i soldi? I comuni ricorrono alle multe. Ne prevedono il 20% in più

Un’analisi Adnkronos stima che nel 2015 le amministrazioni locali hanno messo a bilancio il 20% in più di multe. Che però, dice il ministro Lupi, non possono servire a far cassa e ripianare i conti. Intanto, alcuni Comuni hanno “dribblato” lo sconto del 30% (dovuto a chi paga subito) aumentando i costi di notifica.

Il Fatto Quotidiano – Multe, i Comuni ne mettono a bilancio il 20% in più. E lievitano i costi di notifica

Province. Riforma o bluff?

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Liberi consorzi e Città metropolitane somigliano, ogni giorno di più, alle vecchie Province regionali che il governo Crocetta ha abolito e commissariato.

Il disegno di legge approdato alla commissione Affari istituzionali dell’ Ars contiene più di una novità e anche una buona dose di norme controverse che si prestano a interpretazioni tutt’ altro che univoche. Ma ciò che ha fatto saltare sulla sedia i sindaci di Palermo, Catania e Messina è il passaggio che in pratica cancella le Città metropolitane che Orlando, Bianco e Accorinti avrebbero dovuto amministrare. Le nuove Città metropolitane coincidono con il territorio dell’ ex Provincia e hanno regole di elezione dei vertici uguali a quelle dei Liberi consorzi: voteranno i consiglieri di tutti i Comuni. Insomma, dai 50 articoli della grande riforma esce un territorio diviso in nove enti, sei Consorzi e tre Città, che altro non sono che le vecchie Province.