In Sicilia la crisi è alle spalle? Intanto chiude anche il negozio Feni

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Crocetta è compiaciuto. Ha appena letto il rapporto della Fondazione Res in cui si ipotizza per il 2015, in Sicilia, una inversione di tendenza del Pil rispetto agli anni precedenti e, subito, da Bruxelles, dove si trova per prender parte alla sessione plenaria inaugurale, chiama i suoi uffici di Palermo per rilevare che «le profezie di sciagura, gli at tacchi continui al governosono totalmente immotivati. «Stiamo lavorando bene».


Intanto  cessazione attività a Palermo per Feni, la catena d’abbigliamento con filiali in tutta Italia. L’azienda ha comunicato ai sindacati l’intenzione di ridurre il personale e la volontà di non adottare alcuno strumento alternativo per salvaguardare i posti di lavoro perché la situazione economica, in sostanza, non consentirebbe alcuna ripresa.

La spending review ha portato a questo risultato: uffici regionali invivibili

Uffici invivibiliPalermo, 12 febbraio 2015

Le condizioni atmosferiche avverse e il freddo rigido che hanno investito la Sicilia negli ultimi giorni hanno messo a dura prova le più elementari condizioni di sicurezza e salubrità dei locali in cui sono ospitati la stragrande maggioranza degli uffici della Regione Siciliana, soprattutto quelli periferici che non sono dotati d’impianto di riscaldamento o hanno impianti mal funzionanti.

Tale situazione costringe i dipendenti a lavorare in condizioni disagiate; in alcuni dipartimenti e in tantissimi uffici periferici ai lavoratori è stato anche vietato l’uso di scaldini di fortuna dal momento che la rete elettrica dei vari locali non riesce a sopportare il sovraccarico.

La solerzia di tanti giornalisti, quindi, pronti ad attaccare, quando si presenta l’occasione, il dipendente regionale, si appanna quando deve deviare il tiro verso le responsabilità della politica e delle scelte politicogestionali, criticando, ad esempio il fallimento delle politiche immobiliari che hanno visto svendere il patrimonio immobiliare della Regione siciliana per poi pagare affitti stratosferici.

La situazione logistica in molti uffici periferici é al limite della decenza e la cosiddetta spending review ha ormai drasticamente ridotto le risorse per la pulizia dei locali e l’acquisto di attrezzature per gli uffici con grave danno all’immagine e all’efficienza degli uffici stessi.

Oggi si sente parlare di riforma dell’amministrazione regionale ma siamo convinti che nessuna riforma sia possibile se non si parte dal rispetto del lavoratore, delle condizioni lavorative e del servizio reso all’utenza a partire dai locali di accoglienza.

CIÒ NON È PIÙ TOLLERABILE!

E se l’amministrazione regionale crede di riformarla costringendo i lavoratori, nei giorni di gran freddo o di gran caldo, a portarsi da casa mezzi di fortuna per potere alleviare le condizioni lavorative inaccettabili, troverà ancora i sindacati autonomi a lottare e a protestare per la dignità lavorativa dei dipendenti chiedendo, se il caso lo dovesse richiedere, l’intervento degli organi ispettivi preposti che dovranno valutare eventuali inadempienze da parte del datore di lavoro.