I dipendenti regionali vilipesi, sottopagati e soppiantati dall’assistenza tecnica

Avviso pubblico assistenza tecnica FormezOrmai è un ciclo continuo. Non passa settimana che non venga sfornata una convenzione con qualche società che fornisce servizi di consulenza e assistenza tecnica.

E poco cambia che prima si trattava di società esterne (Ernst & Young, Sercamm, Nomisma) e ora, a seguito della nota del Presidente della Regione prot. n. 11768 del 18 luglio 2013 che ha disposto di procedere, alla scadenza dei contratti in essere, all’affidamento del servizio di assistenza tecnica a società in house (Sviluppo Italia Sicilia e Formez) si tratta, appunto, di società in house.

La tecnica è semplice. Vengono pubblicati atti di interpello a cui nessuno può rispondere (in quello del dipartimento programmazione il personale interessato aveva “ben” 5 (cinque) giorni di tempo per presentare l’istanza) dopo di che, considerato che nessuno ha risposto all’interpello, si chiede alle società in convenzione di fornire l’assistenza tecnica.

Ora, facciamo due conti.

Il costo della convenzione con il Formez è pari a 2.750.000,00 euro.

Volendo considerare che tutti e 46 esperti facciano il numero massimo di giorni stabiliti (16 giorni x 8 mesi) il costo complessivo dei compensi sarebbe di € 1.312.000,00. Al Formez resterebbero, se non ho commesso errori, € 1.438.000,00. 

Per i fondi Ue si cercano cinquantuno (il bando parla in realtà di 46) esperti: corsa contro il tempo alla Regione

Prima pagina GdS - EspertiNei propri ranghi, la Regione da quasi 20 mila dipendenti, non ha trovato nessuno in grado di lavorare ai progetti e alla rendicontazione dei fondi europei. E neppure nella galassia delle partecipate sono state trovate quelle 50 persone che dovranno lavorare al piano di salvataggio di circa 2 miliardi che ancora restano nei cassetti.

E così ecco un bando che cerca all’esterno esperti da pagare anche 280 euro al giorno. Il piano è quello messo a punto nei mesi scorsi con il sottosegretario Graziano Delrio.

46 esperti

Renzi invita gli italiani a stare sereni. In Libia “Siamo in grado di intervenire in ogni momento”

Matteo Renzi photoRenzi è ottimista e con sicurezza dichiara che l’Italia è in grado di intervenire e non c’è nulla per cui preoccuparci. “Il nostro paese ha un servizio di intelligence che non è come la Cia, ma in Libia siamo i numeri uno”.

Crocetta Baccei. Storia di un matrimonio di interesse

Il governatore approfitta dell’assenza dell’assessore all’Economia per impugnare la manovra di Renzi. Sugli interventi nei confronti dei dipendenti pubblici si mostra più disponibile rispetto al “commissario” mandato da Roma. Storia di un “matrimonio di interesse” e di un amore mai sbocciato.

Un errore impugnare la finanziaria di Renzi? Ma Faraone da che parte sta?

Rosario Crocetta2012La decisione del Governo siciliano di Rosario Crocetta “di presentare ricorso alla Legge di stabilità nazionale, mentre c’è un tavolo in piedi per discutere, non è corretta né pratica. E non è neppure utile che si faccia un’azione di contrasto di questo tipo”. Lo ha detto il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, intervenendo alla direzione regionale del Pd, in corso a Palermo. “Non lo ha fatto nessun’altra regione. Il Governo nazionale potrebbe rispondere: ‘Aspettiamo che si pronunci chi si deve pronunciare sui ricorsi presentati dalla Sicilia’. Credo ce questa risposta non ci sarà e il tavolo continuerà a operare, ma bisogna fermare questo atteggiamento schizofrenico”. Per l’esponente del governo Renzi, è giusto “difendere la nostra autonomia, pero’ non ci si puo’ sedere a un tavolo per costruire insieme un percorso di rilancio dell’Isola e al contempo svolgere azioni di scontro con i tuoi interlocutori”.

La replica di Crocetta

“Nella rappresentazione errata di qualche osservatore, l’impugnativa della Regione di parte della Finanziaria, sarebbe un attacco al governo nazionale, quando tale impugnativa viene fatta da tutte regioni italiane in gran parte governate dal Pd e naturalmente nessuno solleva questioni. I fatti parlano chiaro: alcuni componenti del governo nazionale, lavorano sistematicamente contro la Sicilia e il governo della Sicilia”.