Ancora disattese le rivendicazioni sindacali. VIA ALLO SCIOPERO GENERALE
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Il dado è tratto.
Crocetta ha annunciato ieri che la giunta approverà la manovra la prossima settimana e la trasmetterà poi al Parlamento senza accogliere nessuna delle rivendicazioni sindacali.
Spero solo che TUTTI i colleghi si rendano conto della gravità del momento.
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A seguito della proclamazione dello stato di agitazione;
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dopo la convocazione del Prefetto di Palermo;
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dopo due incontri con il Governo regionale;
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visti i tagli dei diritti dei lavoratori che permangono nel DDL di stabilità;
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VISTA la latitanza dI CROCETTA E BACCEI e gli impegni, a tutt’oggi, disattesi;
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ritenendo, quindi, fallite le procedure di concializione e raffreddamento;
le Segreterie Generali di COBAS/CODIR, SADIRS, DIRSI, SIAD e UGL/FNA proclamano la mobilitazione generale di tutto il personale regionale, degli enti di cui all’art. 1 della L.R. 10/2000 e delle società partecipate che applicano il contratto dei regionali.
Le azioni di lotta inizieranno con una ASSEMBLEA/SIT-IN DI PROTESTA per MARTEDI’ 17 MARZO con concentrazione a Palermo sotto la sede del Presidente della Regione di Palazzo d’Orléans, a Piazza Indipendenza a partire dalle ore 9,30.
I Sindacati Autonomi proclamano, inoltre, lo SCIOPERO GENERALE, di tutti i dipendenti della Regione del comparto e della dirigenza, degli Enti di cui all’art. 1 della L.R. 10/2000. I Sindacati Autonomi maggioritari si riservano di COMUNICARE la data non appena si conoscerà il calendario dei lavori parlamentari per la discussione di questo INIQUO DDL di Stabilità. Fissata la data, lo sciopero generale prevederà il concentramento a Palermo, piazza Croci e il corteo fino a Palazzo dei Normanni.
Al permanere dell’atteggiamento inaccettabile e irriguardoso del Governo la protesta proseguirà a oltranza con la dislocazione NELLE PRINCIPALI piazze siciliane di gazebo nei quali sarà portata avanti una azione capillare d’informazione, anche per mezzo di volantinaggio, nei confronti dei cittadini sui VERI privilegi della politica, sui VERI sperperi, sulle VERE raccomandazioni e sulle VERE ruberie perpetrate a danno di tutti i cittadini e disoccupati siciliani.
«Già oggi per i licenziamenti equiparabili a quelli economici esiste la messa in disponibilità per due anni, con l’80% dello stipendio, prima del licenziamento. Con la delega semplificheremo poi i provvedimenti disciplinari per poterli utilizzare concretamente. Oggi lungaggini burocratiche e di altro tipo rendono troppo complicato il meccanismo. A fianco di tale semplificazione, ritengo comunque che il reintegro sul posto di lavoro, per un dipendente pubblico licenziato per motivi disciplinari, debba essere sempre possibile» perchè «ci deve essere la possibilità di porre rimedio a scelte sbagliate, nell’interesse della collettività».
