8 marzo. Un augurio a tutte le donne. Ma ogni tanto è utile ricordare il suo vero significato

Festa della donnaOggi 8 marzo è la Festa della Donna, una festa che spesso viene sottovalutata dimenticando il vero significato politico e sociale della festa, nata per rivendicare diritti fondamentali.

Insomma una festa che va al di là del semplice consumismo e delle rimpatriate tra amiche.

Le origini della festa dell’8 Marzo risalgono al 1908, quando un gruppo di operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terrificanti condizioni in cui erano costrette a lavorare.

Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, stanco della mancata produttività e soprattutto il non voler riconoscere tali diritti, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.

Un grosso incendio divampa all’interno della fabbrica e le donne operaie prigioniere ne furono travolte e ben 129 di loro morirono arse dalle fiamme.

In seguito questa data fu proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburgo, proprio in ricordo della tragedia.

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che, i primi tempi, erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo dell’orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

In seguito, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell’8 Marzo assunse un’importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna dovette subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.

I commenti su GdS online

  • mario 06-03-2015 – 14:07:10
    L’ ERRORE E’ QUELLO DI NON TAGLIARE ANCHE LE SUPERPENSIONI DEI SIGNORI ANDATI IN PENSIONE CON POCHI CONTRIBUTI.
    SPERO CHE I TAGLI SIANO CONFERMATI.
    VAI CROCETTA
  • pino 06-03-2015 – 14:54:18
    Guardacaso quelli che manifestano sono i sindacati autonomi, i difensori dei privilegi, una regione al collasso non si può più permettere sperperi. Questi signori non hanno ancora capito che senza questi tagli sono a rischio anche gli stipendi. Roma non mollerà un euro senza la lista dei tagli.
  • angelo 06-03-2015 – 14:56:43
    Potete fare tutti gli scioperi che volete, non se ne accorgerà nessuno
  • giulio 06-03-2015 – 15:02:40
    Questi difensori di privilegi chiamati impropriamente sindacati non hanno ancora capito che la pacchia è finita e i picciuli fineru. Si rassegnino ad essere equiparati agli statali se vogliono prendere ancora uno stipendio.
  • mario 06-03-2015 – 15:37:45
    E se non fosse vero potesse essere vero.
    con tutti i privilegi che hanno si permettono pure di scioperare. Vergognatevi
  • Marzia 06-03-2015 – 16:29:36
    Prima di blaterare a vanvera informatevi. Noi non abbiamo nessun privilegio. I privilegiati sonoquelli dell’ars ed i politici. Noi viviamo solo di stipendio almeno quello sr permettete non ce lo deve toccare nessuno. Vergognatevi voi di scrivere certe cose
  • giobbe 06-03-2015 – 15:42:45
    E’ PIU’ FACILE PERDERE IL PELO CHE NON IL ….PRIVILEGIO
  • Tony 06-03-2015 – 16:40:59
    I sindacalisti sono stati la causa principale dello sfascio economico della Sicilia. Li dovrebbero abolire per legge, questi parassiti nullafacenti che hanno migliaia parenti e amici assunti per raccomandazione in decine di enti che non fanno un tubo. VERGOGNA! E hanno pure il coraggio di rompere i coglioni alla gente che va a LAVORARE! Se io li incontro, giuro che li travolgo con la mia auto. E’ meglio che si scansano! Io mi alzo alle 5 di mattina per sgobbare 8 ore e pago le tasse per chi? Per questi parassiti nullafacenti?
  • Regionale 07-03-2015 – 07:48:28
    Non travolga nessuno che è meglio per lei! Andando al merito lei paghierà anche le tasse ma nella sua categoria, gli autonomi, ci sono evasori conclamati con Suv dal costo pari a due o tre anni di “lauti” stipendi di un impiegato regionale. I provilegi poi, sono una favola che si racconta per attizzare l’odio sociale praticando il “divide et impera”.
  • Silvio 06-03-2015 – 16:49:39
    Vedere la sfacciataggine di questi parassiti assunti per raccomandazione e vedere quei poveri LAVORATORI di grande Migliore, della Fiat, dei tanti ex dipendenti di imprese commerciali e negozi in mezzo alla strada che non hanno nessun difensore e sono lasciati soli, mi provoca una rabbia immensa! ma guardateli bene rinfaccia, questi “lavoratori”, hanno la faccia dei parassiti incapaci e succhiasangue delle tasse dei siciliani. Che vadano al diavolo! Comunque, dovranno lottare contro un nemico che non perdona: la mancanza di soldi!
  • giorgio 06-03-2015 – 17:15:44
    Via al solito bla bla di gente che non sa di quello che parla e vive solo di invidia.
  • giulio 06-03-2015 – 20:04:37
    Non è invidia ma rabbia, vedere che c’è gente che deve emigrare per avere un lavoro e gente che senza nessun merito (solo grazie a raccomandazioni) lavora e si permette pure di scioperare.
  • Angelo 06-03-2015 – 17:51:51
    Giorgio, queste belle parole, non dirle a me, ma, se hai il coraggio, vai a dirle agli ex lavoratori di Grande Migliore, di Fiorentino, di Trony, dei vari Bar ed esercizi commerciali che hanno chiuso in quest’ultimo anno e che sono in mezzo alla strada, senza uno straccio di sindacalista che li difenda.
  • Regionale 07-03-2015 – 07:55:58
    Ma non capite che in Sicilia ed in Italia le attività chiudono proprio perchè il ceto medio impiegatizio CHE PAGA LE TASSE non ha più risorse da destinare agli acquisti essendo gli stipendi fermi da anni e svalutati dall’Euro. Chi pensate che comprava nel Grande Migliore e nei negozi ormai chiusi, i Marziani? Nooooo! Erano gli impiegati che voi disprezzate!!
  • ocrim 07-03-2015 – 08:50:45
    Sarebbe ora che quel “CETO MEDIO IMPIEGATIZIO” cominciasse a capire che non sono loro il tessuto economico, ma le imprese. Sono solo un costo a fronte di esuberi e servizi inesistenti. Sono le imprese che pagano i loro stipendi, nonostante l’evasione. Forse se ci fossero meno regionali le imprese evaderebbero di meno. La cosa giusta sarebbe incentivare le dimissioni attraverso detassazioni per chi costituisce imprese. Ma in Italia questo non succederà mai…
  • Regionale 07-03-2015 – 12:14:26
    Acrim, il suo commento fa cadere le braccia! Intanto indulge all’evasione, cosa gravissima che se non ci fosse in Italia non avremmo accumulato di certo questo debito pubblico. Poi basta con la menata degli imprenditori, che dalle nostre si contano sulle dita di una mano! Si tratta di titolari di esercizi commerciali che vivevano con gli impiegati pubblici! Senza ceto medio una Nazione è destinata a morire, ė un principio cardine di economia!
  • fredo 06-03-2015 – 18:20:43
    Costa concordia è affondata e di chi è la colpa?
    Forse dei marinai???
    Complimenti ai signori politicanti che dirottando l’attenzione sulla “mal vista” e “superinvidiata” categoria dei regionali continuano a raggirare l’opinione pubblica per continuare a farsi i bei soldoni!!!
    Sveglia!!!!!
    Questi si sono arricchiti e la colpa non è sicuramente dei regionali
  • fredo 06-03-2015 – 21:00:18
    P.S. sono un regionale ed il mio stipendio è di 1.156,00 euro!!!!!!ampliate la mente noiosi ripetitivi!!!!QUESTI CI STANNO FACENDO LE SCARPE A TUTTI……REGIONALI E NON!!!!
  • Paolo 06-03-2015 – 18:33:50
    I regionali si fermano! Che comica!
  • gaetano 06-03-2015 – 19:03:41
    la logica di molti commenti è: siccome ci sono tanti disoccupati, a causa di leggi economiche che questi commentatori ignorano, non si deve fare nulla per la propria vita…ma allora anche voi vergognatevi di guadagnare visto che c’è gente che chiede l’elemosina…
  • aldo 06-03-2015 – 20:05:56
    I regionali si fermano; ma perché, prima lavoravano?
  • Giufa’ 06-03-2015 – 20:17:40
    Mamma mia mi tremano le gambe.. Come faremo è una vera catastrofe. Due parole per i signori sindacalisti.. Siete siciliani? No perché ci vuole un po’ di buonsenso capire che la propria terra sta fallendo,no cercare di affondarla del tutto.
  • mimmo 06-03-2015 – 20:21:21
    I regionali scioperano; perché gli altri giorni lavorano?
  • Gaspare Barraco 06-03-2015 – 22:19:32
    Direi che è sbagliato uniformare il giudizio negativo per tutti i regionali. Direi che tra i lavoratori non si deve fare la guerra al ribasso.Una cosa da chiarire: vi sono gli assunti prima del 1986 alla Regione e poi vi sono chi ha prestato servizio nello Stato e poi avendo vinto un concorso alla Regione hanno avuto riconosciuti gli anni di servizio nello Stato come servizio alla Regione, con la legge regionale n.11 del 1988. Credo che non vi sia differenza. e pertanto devono avere gli stessi diritti. Cav.ing. Gaspare Barraco.Marsala.
  • NIC 07-03-2015 – 02:21:26
    Potrebbero anche scioperare a vita, si risparmierebbero un bel po’ di soldi.
  • Rosario 07-03-2015 – 08:00:09
    Scioperare x un mese, il sarebbe un bel risparmio. Ma non vi vergognate!!!!!!!!
  • piero 07-03-2015 – 08:16:01
    Questi scioperano perché non vogliono essere equiparati agli statali, ma possibile che non hanno ancora capito che le casse della regione sono vuote e senza questi tagli sono a rischio anche i loro stipendi?
  • zoppo 07-03-2015 – 08:27:56
    Continua cosi
  • Piero 07-03-2015 – 09:25:28
    POSTE ITALIANE
    l’ex numero uno Massimo Sarmi nel 2013 era il manager di stato più pagato con uno stipendio lordo annuo pari a euro 1,56 milioni, per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ha ricevuto una buonuscita di 6 milioni di euro. Fortunatamente non era impiegato regionale…
  • Saro 07-03-2015 – 10:37:53
    Giufà, è inutile che fai appello ai sindacalisti. Questi sono i più mangioni di tutti! sindacalisti, vergognatevi!
  • Tony 07-03-2015 – 12:03:48
    Certo, fa impressione vedere i regionali che si fermano. Ma se sono sempre stati fermi! La gente muore di fame e questi scendono i piazza per i premi! Ma quali premi! Vogliono essere premiati per non fare un tubo! Che schifo!
  • Lorenzo 07-03-2015 – 16:05:56
    Certo che mi viene da ridere , scrivere affermando cose che non stanno ne in cielo ne in terra , ma lo volete capire che i regionali non arrivano a fine mese con lo stipendio!! Chiaramente mi riferisco al comparto.
  • Enzo 07-03-2015 – 17:05:59
    Caro Piero, il problema non è che lo capiscano loro, il problema è che non capiscono i sindacati! Ma d’altronde, come possiamo pretendere che i sindacati lo capiscano, se sono tutti infiltrati, con figli, sorelle mogli e amanti in tutti gli Enti della Regione?
  • Pasquale 07-03-2015 – 17:08:14
    Tony, temo proprio che, se questi non la smettono di provocare i lavoratori veri e i disoccupati con le loro schifose proteste, un giorno o l’altro succederà quello che tu minacci. E poi ne vedremo delle belle!

Regione, raffica di proteste contro la finanziaria

La data fissata in rosso è quella del 17 marzo. I regionali manifesteranno in sit in dalle 9,30 sotto la presidenza della Regione: gli uffici rimarranno, prevedibilmente, sguarniti al punto da paralizzare l’ attività amministrativa. Nel mirino una manovra che prevede il taglio delle pensioni (saranno adeguate ai livelli statali), la riduzione del fondo che alimenta straordinari e premi di rendimenti, il dimezzamento dei permessi sindacali e la drastica riduzione dei permessi retribuiti (da 45 a 3 all’ anno). Sotto accusa anche la norma che renderebbe obbligatori i trasferimenti entro un raggio di 50 km.

Raffica di proteste contro la finanziaria
Giornale di Sicilia del 7 marzo 2015. Per leggere l’articolo cliccaci sopra