Appena sceso dall’Ars

1430425208428-1292549902Sarebbe riduttivo dire che sono amareggiato.

In serata spero di darvi qualche dettaglio in più sugli effetti delle norme approvate a cominciare dalle pensioni e dalla decurtazione della malattia che è stata, però, rimodulata.

Leggete intanto la riscrittura dell’articolo sulla malattia.

Più tardi, con il PC a disposizione, pubblicherò una copia più leggibile

I dipendenti regionali assediano l’Ars

ScioperoOltre tremila persone stanno assediando Palazzo dei Normanni per protestare contro le misure del governo su contratti, pensioni e assetti organizzativi del personale. «Crocetta ci ha preso in giro – spiega Enzo Abbinanti, della Cgil -. Subito modifiche a finanziaria. Pronti a sollevare vizio di incostituzionalità». Un’analoga manifestazione anche a Catania.

“Quello della retroattività è un principio incostituzionale, per questo oggi siamo scesi in piazza” attacca Dario Matranga, segretario dei Cobas/Codir. “La verità – aggiunge – è che siamo davanti a una follia politica. Quando ci siamo ritirati dallo sciopero è stato perché Crocetta, insieme agli assessori Baccei, Caruso e Leotta avevano firmato un documento in cui sostanzialmente si impegnavano a superare l’incostituzionalità della norma attraverso il tavolo tecnico con l’Aran. È stato poi il governo a tirarsi indietro.

Oggi oltre 7.000 regionali hanno dimostrato di avere le palle gridando no ai tagli inseriti in finanziaria

Manifestazione Catania
Manifestazione Catania

Lo sciopero è un diritto, non un obbligo del lavoratore, ci mancherebbe altro.

Rispetto, pertanto, pur non condividendola, la posizione di quanti, oggi, hanno deciso di non scioperare dichiarando, così, implicitamente, di essere favorevoli ai tagli.

Oggi, però, la maggioranza dei dipendenti regionali ha manifestato il proprio dissenso a questa finanziaria che vuole fare pagare SOLO ad essi lo scotto della grave crisi economica e che li vede come l’agnello sacrificale da immolare per ottenere i finanziamenti da Roma.

Non ci sono tagli ai costi della politica, che, addirittura, aumentano o taglio ai veri sprechi (autoblu, consulenti, affitti finanziamenti ad associazioni inutili, etc.).

Provo, invece, mortificazione per quanti oggi si sono messi in ferie o si sono dati ammalati pensando che questo potesse servire alla “causa” evitando, però, la decurtazione della giornata lavorativa.

Un discorso a parte va fatto per i quadri sindacali appartenenti a ciascun sindacato che non hanno scioperato. Costoro, per coerenza, dovrebbero rimettere il mandato.

Il commento di Guglielmo sull’importanza dello sciopero di oggi

Sulla validità e sull’importanza dello sciopero, credo sia stato detto proprio tutto; è superfluo aggiungere qualcos’altro, se non un fermo invito a tutti i colleghi a partecipare, in massa, per salvare la “pelle”, a prescindere da ogni ragionevole e giustificabile malumore.
Semmai, vorrei capire meglio, nel merito, cosa avrebbero dovuto e potuto fare di più, o di diverso, e di più costruttivo, i “sindacati”. Io credo che, al di là delle azioni delle singole organizzazioni sindacali, più o meno criticabili, la condotta del governo è di stampo dittatoriale, e non mi pare abbia lasciato la possibilità ai sindacati, come avviene in tutti i Paesi civili e fondati sulla democrazia, di potere discutere, trattare, rivendicare. Anzi, in ambienti politici regna il caos assoluto, ognuno dice la propria, assumono impegni che puntualmente non mantengono, e perseverano nell’arte del doppiogiochismo. E’ inevitabile che i risultati vengono meno, ma credetemi, ho difficoltà a comprendere come il sindacato avrebbe potuto, a norma, evitare tutto questo. Francamente non lo so, non ne ho idea, nemmeno lo immagino…eppure il dito indice accusatorio è sempre puntato, sebbene nessuno, a parte la manifestazione di un generico disappunto, abbia mai dato un suggerimento o un’indicazione. Il sindacato, cari colleghi, non è un’entità astratta ed indipendente; è costituita da lavoratori come noi che rappresentano al datore di lavoro la categoria. Ora, sanzionare il sindacalista infedele è una cosa, giusta e corretta; sanzionare il sindacato perchè non ha portato il “risultato”, a mio avviso, è infantile e puerile, oltre che, come dice qualcuno, rappresenta il pretesto per non partecipare. Dobbiamo renderci conto che l’unica sede per rivendicare i nostri diritti, quando la “diplomazia” sindacale non ha sortito effetti, è lo sciopero: in quella circostanza, dalle presenze alla manifestazione e dal “rumore” della piazza, si comprendono le reali motivazioni dei lavoratori, le loro necessità, le loro urgenze e la soglia di attenzione oltre la quale il lavoratore non è disponibile a farsi calpestare. Non aggiungo altro, le conclusioni di ciascuno di noi, qualunque esse siano, non potranno prescindere dalla suddetta considerazione.
C’è un’altra cosa di cui tenere conto: questo governo, copiando da quello centrale, ma essendone subalterno e succube, sulla carta è di sinistra, e sempre sulla carta si ispira ai principii di democrazia e libertà; un’attenta riflessione, invece, ci porta a pensare che al comando ci sono persone privi di una maggioranza, e privi del consenso elettorale; eppure, nonostante ciò, pur predicando il rinnovamento per il benessere della collettività, nessuno si è ancora accorto che dettano legge in modo spudorato e calpestando ogni diritto, nonchè abolendo dal loro vocabolario la parola “dialogo”. Si fa così, piaccia o meno. Punto e basta!…mi ricordo di aver letto qualcosa in proposito sui libri di storia…un periodo che in Italia va dagli anni 20 del secolo scorso fino alla seconda guerra mondiale. Insomma, è dittatura conclamata, camuffata dall’abitino PD, e se non vogliamo intervenire per noi, lo vogliamo fare almeno per i nostri figli?…

Bilancio, la maggioranza cade due volte. Tagliate le spese di Crocetta e per le auto blu. Crocetta: “La manovra? Non la conosco”

Rosario Crocetta2012Il governatore non si presenta all’Ars per l’esame del bilancio. Così, anche grazie ai franchi tiratori, vengono quasi azzerati i fondi per i suoi consulenti, per la comunicazione istituzionale e per le auto di servizio: verranno destinati alle borse di studio sulla lotta alla mafia. Il presidente: “Un messaggio? Non mi interessa. Recupererò quei soldi”.

Per le pensioni di ex deputati ed ex dipendenti l’Ars stanzia 8 milioni in più

Con una riduzione della spesa prevista di due milioni e 800 mila euro rispetto all’anno scorso, l’Ars ha approvato il bilancio interno per il 2015. Una spesa complessiva pari a 158 milioni di euro che vede tagli per molti, ma non per tutti. A partire dalle pensioni, aumentate da 42 a oltre 50 milioni. A non subire variazioni anche le indennità dei parlamentari.