Ora Crocetta dovrà fare la scelta tra rigore romano e aperture dell’Udc

Un testo più equo
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Da un lato l’assessore espressione del rigore romano, dall’altro gli esponenti dell’ Udc, partito più incline a evitare lo scontro con una delle categorie elettoralmente più influenti. C’è tutto questo dietro il duello pubblico fraAlessandro Baccei e l’asse rappresentato da Giovanni Pistorio ed Ettore Leotta. Uno scontro che rischia di esplodere fra le mani di Crocetta, che ora dovrà prendere posizione sui tagli alla spesa.

Crocetta. Se non arriveranno le risorse da Roma verranno usati i Fondi per lo sviluppo e coesione

Rosario Crocetta2012Nella delibera di giunta con la quale stabilisce l’utilizzo dei Fondi per gli investimenti per coprire la spesa corrente, il governo Crocetta inserisce una clausola: “Se non c’è l’accordo usiamo i soldi di vecchie delibere Cipe”. Finanziamenti destinati al polo industriale termitano e anche ai Comuni per la sistemazione di fogne e depuratori.

Pensioni. Salta l’accordo

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I dipendenti tornano in piazza iI 29 aprile. Baccei: chieste modifiche non accettabili.

Lo scontro all’interno del governo Crocetta ha ricompattato i sindacati, nessuno escluso. È muro contro muro ormai tra l’esecutivo e le sigle, dopo il nulla di fatto della riunione di ieri pomeriggio all’assessorato alla Funzione pubblica. Divisi nelle settimane scorse sull’atteggiamento da tenere nei confronti del governo, confederali e autonomi hanno proclamato ieri lo sciopero generale per il 29 aprile. A far saltare qualsiasi possibilità di accordo è stato uno scontro interno allo stesso governo sulla riforma delle pensioni. Dopo vari incontri con i rappresentanti sindacali, il commissario dell’Aran Claudio Alongi, sostenuto dall’assessore alla Funzione pubblica, Ettore Leotta, si era detto favorevole a non inserire alcuna finestra per mandare in prepensionamento i dipendenti regionali assunti prima dell’86. Ipotesi che ha fatto andare su tutte le furie l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, nettamente contrario all’apertura, tanto da abbandonare il tavolo, suscitando l’irritazione dei sindacati.