Prepensionamenti, difficoltà nei calcoli. Primo intoppo per i regionali

Prepensionamenti
Giornale di Sicilia del 6 maggio – Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

C’è un primo ostacolo nella corsa dei dipendenti regionali al prepensionamento. L’Inps tarda a trasferire al Fondo pensioni della Regione i contributi versati per periodi lavorativi in altri enti, e così agli uffici siciliani è impossibile riconoscere il cosiddetto ricongiungimento e calcolare l’assegno di quiescenza.

A segnalare l’intoppo è stato ieri il dirigente del Fondo pensioni regionale, Rosolino Greco: «Negli ultimi due giorni, dopo l’approvazione della Finanziaria, tanti colleghi sono venuti nei nostri uffici o hanno chiamato per essere aiutati a calcolare la pensione alla luce delle nuove norme. Bisogna capire se conviene o meno andare in prepensionamento. Ma per avere le idee chiare è necessario che l’Inps sblocchi i ricongiungimento trasferendoci le somme relative ad altri periodi lavorativi. Abbiamo chiesto ufficialmente all’Istituto di previdenza nazionale di superare l’impasse ma ancora non abbiamo avuto risposta». Il prepensionamento è stato introdotto dalla Finanziaria appena approvata come escamotage per evitare la tagliola delle riforma delle pensioni regionali: invece di subire un taglio di almeno il 20%, è possibile lasciare gli uffici anticipatamente con una decurtazione del 10%. Occorre però avere i contributi e l’età prevista dalle norme in vigore prima della riforma Fornero. E qui sta la difficoltà segnalata da Greco.

Circolare Madia 4/14. Prepensionamenti Pa: necessaria una situazione di soprannumero o di eccedenza

Vi ripropongo un paio di articoli esattamente di 1 anno fa, che, probabilmente, saranno sfuggiti ai più.

In questo caso il prepensionamento non prevede penalizzazioni.

Prepensionamenti Pa obbligati - necessaria una situazione di soprannumero o di eccedenza
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Il prepensionamento è consentito solo nei casi di dichiarazione di soprannumerarietà o di eccedenza e non può mai essere utilizzato come strumento per scansare i nuovi requisiti della pensione di vecchiaia o anticipata, dettati dalla riforma Monti-Fornero di fine 2011. È questa la considerazione principale contenuta nella circolare 4/2014 della Funzione pubblica, che estende a tutte le pubbliche amministrazioni, regioni ed enti locali compresi, la possibilità di collocare in pensione chi è in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi validi ante riforma Fornero o che li possono conseguire in tempo utile per perfezionare il requisito entro il 31 dicembre 2016.

Circolare Funzione pubblica. Prepensionamenti Pa obbligati: necessaria una situazione di soprannumero o di eccedenza


 

Statali, via a 20 mila prepensionamenti. Ma per ora no assunzioni
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La Funzione pubblica ha rilanciato ieri la diffusione della circolare 4/2014 sui “prepensionamenti” nelle Pubbliche amministrazioni interessate da eccedenze di personale. Nella circolare (si veda l’articolo del 30 aprile su questo sito) si estende a tutte le pubbliche amministrazioni, regioni ed enti locali compresi, la possibilità di collocare in pensione chi è in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi validi ante riforma Fornero o che li possono conseguire in tempo utile per perfezionare il requisito entro il 31 dicembre 2016. Il prepensionamento, spiegano però le istruzioni della Funzione pubblica, è consentito solo nei casi di dichiarazione di soprannumerarietà o di eccedenza e non può mai essere utilizzato come strumento per scansare i nuovi requisiti della pensione di vecchiaia o anticipata, dettati dalla riforma Monti Fornero di fine 2011.

Prepensionamenti al via nella pubblica amministrazione

Incontrato ieri l’avvocato docente di Diritto amministrativo

Ieri pomeriggio i Segretari Generali del Cobas/Codir Dario Matranga e Marcello Minio, assieme a Benedetto Mineo (il sottoscritto), Paolo Conti ed Enza Gambino, componenti della segreteria regionale coadiuvati dal collega G.T. esperto del sistema pensionistico regionale, hanno avuto un primo incontro con il noto avvocato, prof. S.R., cui hanno illustrato tutti i punti che, ad avviso del Cobas/Codir, violerebbero la Costituzione, le leggi nazionali e regionali e contrattuali, fornendo ampia documentazione che si sono riservati di integrare ulteriormente.

Il professore si è riservato di studiare le carte con la massima attenzione, a cominciare dal testo ufficiale della finanziaria che, probabilmente, verrà pubblicata nella Gurs di venerdì.

Vi informeremo degli ulteriori sviluppi e vi invitiamo a diffidare dai “centometristi”.