La Finanziaria non convince Roma. Torna l’ombra del default. Da giugno stipendi a rischio?

La finanziaria non convince Roma
Gazzetta del Sud del 23 maggio – Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Torna per la Sicilia lo spauracchio del default. Entro fine giugno, infatti, dovrebbero arrivare a Palazzo d’Orléans i fondi necessari per varare una terza Finanziaria che dovrebbe consentire alla Regione di arrivare a fine anno, pagando gli stipendi dei dipendenti e i fornitori, ma la Finanziaria approvata il 30 aprile scorso rischia di essere impugnata. E qualora si arrivasse a tanto, verrebbero immediatamente bloccate le procedure per nuovi finanziamenti.

Il Fondo Pensioni Sicilia riconosciuto come ente previdenziale

Il Fondo Pensioni riconosciuto come ente previdenziale
La Sicilia Catania del 23 maggio – Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Ora pure i regionali possono fare ricongiunzioni.

Il Fondo pensioni della Regione siciliana acquisirà i contributi previdenziali relativi al proprio personale che prestava servizio presso altri enti pubblici prima di essere assunto nei ranghi dell’amministrazione regionale. A darne notizia l’assessore regionale perla Funzione Pubblica, Ettore Leotta, che ieri pomeriggio ha ricevuto una nota con la quale il ministero del Lavoro, dopo anni di interlocuzioni, ha formalmente riconosciuto il Fondo pensioni della Regione siciliana come ente di previdenza.

Crocetta contestato e fischiato a Gela

Crocetta contestato a Gela
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Il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, è stato contestato, a Gela (sua città natale, dove è stato sindaco), durante un comizio in piazza Umberto, assieme al senatore del Pd Giuseppe Lumia, per le elezioni comunali del 31 maggio, alle quali partecipa con una propria lista, «Il Megafono», a sostegno del sindaco uscente, Angelo Fasulo (Pd).

Un gruppo di dissidenti lo ha fischiato a lungo nel tentativo di impedirgli di parlare. Lo hanno accusato di non avere fatto nulla per Gela (nè lavoro, nè sviluppo, nè libero consorzio di Comuni) e di avere piuttosto favorito la chiusura della Raffineria. Ma Crocetta è andato avanti incurante della contestazione.