Con il sostanziale via libera alla finanziaria siciliana Roma rinvia il problema
Faraone continua a a elogiare l’azione del presidente del consiglio per le “concessioni” (che hanno il sapore di elemosina) fatte alla Sicilia, ma, come dichiarato dalla Corte dei Conti il governo romano in questi ultimi anni ha tolto un fiume di risorse alla Sicilia, risorse che spettano ai siciliani.
Da Roma arriveranno i 300 milioni per pagare gli stipendi dell’anno in corso, così assicurano da Palazzo Chigi. Ma il baratro per i conti della Regione rimane dietro l’angolo. Ieri il Consiglio dei ministri ha dato via libera alla manovra economica del 2015, impugnando però la Finanziaria Baccei per quanto riguarda l’utilizzo dei Fondi per lo sviluppo a copertura delle manovre statali: conti alla mano, significa che nel bilancio 2016 si è aperta una voragine da 1,8 miliardi di euro. Una situazione da rischio default, tanto che contestualmente il Consiglio dei ministri ha deciso di aprire un tavolo permanente per «l’individuazione di possibili soluzioni concordate in merito alla copertura finanziaria per gli anni 2016 e 2017».