Per Renzi non c’è un problema Italia. Ma, nonostante l’austerity, il debito pubblico continua a salire e sfonda quota 2.200 miliardi

Il debito pubblico italiano ha sfondato i 2.200 miliardi, arrivando a maggio a quota 2.218,2. Ad attestarlo è il bollettino statistico ‘Finanza pubblica, fabbisogno e debito‘ di Bankitalia, che rileva come nel corso del 2015 sia cresciuto di 83,3 miliardi di euro, pari al 3,9% del totale. L’incremento è stato di 23,4 miliardi nel solo mese di maggio.

Ma l’Italia quanto sta messa meglio della Grecia?

Intervista a Crocetta: “Non voglio fare come Tsipras….”

Intervista a Crocetta“La misura è colma, la Sicilia non ce la fa più”, “Sarei un suicida a mettermi contro Renzi, ma devono capire che se crolla la Sicilia, crollano l’Italia e l’Europa”, “Dal 2007 al 2013 la Sicilia ha perso 14 punti di PIL, dal 2014 stiamo recuperando, risparmiamo 3 miliardi l’anno, ma se il governo centrale ce ne toglie altrettanti, i sacrifici dei siciliani sono inutili”.

Assessorato Attività Produttive a corto di personale. L’atto di interpello va a vuoto

Cercasi personaleL’allarme è lanciato dallo stesso dirigente generale Alessandro Ferrara che per tre volte ha provato a reclutare rinforzi ricorrendo all’unico strumento in suo possesso, l’atto di interpello, che però si basa sull’adesione volontaria del personale. «Ma anche quando è arrivata qualche manifestazione di interesse – spiega Ferrara – i dirigenti del dipartimento di provenienza hanno negato il nulla osta al trasferimento».

Grecia. Il Fondo Monetario Internazionale vuole un taglio del debito greco

Quello lanciato dal Fondo monetario internazionale è un vero e proprio avvertimento ai partner della troika. Il Fondo è pronto a chiamarsi fuori dal terzo piano di salvataggio della Grecia se le istituzioni europee non concederanno ad Atene un sostanzioso taglio del debito pregresso. Possibilità esclusa, per volere della Germania, dall’accordo firmato proprio lunedì mattina da Alexis Tsipras e dai creditori.

Le regole del Fondo impediscono infatti di partecipare a salvataggi di Paesi il cui debito è giudicato insostenibile e per cui non vede la prospettiva di un ritorno sul mercato obbligazionario.

L’Fmi non lascia spazio agli equivoci: la cura tedesca non funziona e la Grecia ha ragione da vendere nel pretendere un taglio del debito per sostenere le riforme.

A scriverlo, nel giorno in cui il premier greco deve ottenere dal Parlamento il via libera decisivo alle riforme previste dall’intesa, è il Financial Times.