Novembre 2012. La profezia di Salvatore Morinello su Crocetta: «Vi divertirete»!

Vi ripropongo un articolo del novembre 2012 tratto da Repubblica.it

Morinello è stato un buon profeta anche se penso che la sua frase «Vi divertirete» era ironica.


Rosario Crocetta2012Morinello ebbe l’attuale governatore come consulente, dal 1998 al 2000, poi ne fu il primo sponsor per la guida del Comune gelese.

Oggi Morinello guarda le cose siciliane con il distacco di chi ha lasciato la politica (vive e fa l’insegnante a Genova).

Non credo che Rosario abbia cambiato Gela ma attorno alla gestione di una città martoriata ha costruito la sua immagine. Con un uso sapiente e costoso di consulenti e mass-media, attraverso l’ enfatizzazione della sua azione contro la mafia. Giocando sull’essere gay, comunista e cattolico in una realtà del profondo Sud.

Il problema sarà quando, superati i primi 100 giorni, la giunta Crocetta dovrà sciogliere i nodi strutturali della finanza pubblica. Non basteranno gli annunciati tagli ai costi della politica, servirà altro. Bisognerà incidere sulla carne viva. E sinceramente nutro seri dubbi sul fatto che questo governo potrà affrontare questa situazione. Su una sola cosa non dubito». Quale? «Vi divertirete».

Caso Tutino e le intercettazioni. Crocetta resta autosospeso

Rosario Crocetta2012Forse quella frase riportata dall’espresso non c’è, forse! Forse il tenore di quella frase è diverso, diverse le parole.

ma di offese a Lucia Borsellino ce ne sarebbero parecchie, almeno in base a quello che si scrive oggi sui giornali. Sono intercettazioni, anche in questo caso, penalmente irrilevanti. Discorsi fra amici fatti in privato.

E proprio la natura privata delle conversazioni fa sì che i protagonisti si sbizzarriscano. Si va da “bisogna stirarle le rughe che ha nel cervello” di cui scrive La Sicilia, a “quella b… della Borsellino” oppure “me ne fotto se si chiama Lucia Borsellino” frasi intercettate a Tutino di cui riferisce il Giornale di Sicilia.

Certo che sale il sangue agli occhi ripensando alle conferenze stampa con cui il presidente, per presunte irregolarità che, comunque, riguardavano solo poche unità, annunciava il trasferimento d’ufficio di numerosi dipendenti regionali dal Dipartimento Istruzione e Formazione o dal Dipartimento Ambiente verso altri dipartimenti.

O quando, sempre dopo una eclatante conferenza stampa fece trasferire un dirigente perchè genero di un presunto boss.