ISEE E GIACENZA MEDIA. Quest’anno migliaia di studenti perderanno la borsa di studio

Documenti per isee(Fonte: rielaborazione di un’idea di Maurilio M).

Da parecchi anni nel nostro Paese il riconoscimento di molte agevolazioni fiscali è avvenuto tramite il modello ISEE.

Tutti sappiamo cos’è, e come ha funzionato fino al 2014.

Fino allo scorso anno era sufficiente “riportare” il saldo banca al 31/12 per il calcolo del relativo coefficiente necessario per l’elaborazione dell’Isee.

Ovviamente, la questione riguarda, principalmente, tutti i soggetti con reddito individuato, e comunque individuabile.

Sempre ovviamente, chi vive di economia sommersa e chi evade il fisco, oltre a non subire alcun controllo ha certamente maggiori possibilità di dimostrare il suo stato di “povertà”.

Una norma iniqua, insomma…!

Ma poichè siamo nel Paese dei “furbetti”, anche la maggior parte dei “poveretti”, (intendendo proprio quelli a reddito certo ed individuato costretti ad accollarsi il peso della collettività???), il 27/12 di ogni anno solare prelevavano il deposito bancario, per rimetterlo il 02/01, presentando, pertanto un saldo banca di poche centinaia di euro.

Insomma, contro uno Stato bastardo che infierisce soltanto sui più “deboli”, a garanzia delle lobby e dei poteri forti, le “vittime” di questo assurdo e perverso sistema avevano trovato un modo, legittimo per carità, per aggirare una norma davvero bastarda che prima ti tassa il reddito e poi ti tassa anche quello che, a costo di privazioni, riesci a risparmiare.

Ma ecco che, per porre fine a questo espediente messo in pratica dai soliti fessi a reddito fisso, ecco che i tecnici del governo, che usa la mano leggera contro gli evasori fiscali, si sono inventati c. d. “giacenza media”.

In sostanza, a decorrere da quest’anno (2015), il modello ISEE non è più calcolato facendo riferimento ai redditi e al saldo bancario al 31 dicembre 2014, bensì è calcolato facendo riferimento alla “giacenza media” del conto corrente tenuto presso l’Istituto bancario (documentazione rilasciata esclusivamente dalla banca presso cui è tenuto il conto).

Potrebbe così accadere che “qualcuno” si scopra ricco perchè ha qualche decina di migliaia di euro in conto, magari dopo trent’anni di sacrifici, frutto di risparmi e di rinunce, possibilmente in prospettiva di un improbabile acquisto di prima casa, o perchè deve sposare i propri figli…

In sostanza chi si è nutrito a pane e acqua e tiene qualche migliaio di euro in conto è ricco e non ha alcun diritto ad agevolazione fiscali che devono andare, invece, a chi, almeno SULLA CARTA, risulta nulla tenente.

Le procedure per il rilascio dell’ISEE prevedono prima la perdita di una mattinata in banca per il rilascio della documentazione (estratto conto al 31 dicembre e giacenza media), poi la perdita di un’altra mattinata al CAAF per la richiesta dell’ISEE dove occorre tornare per il ritiro dopo 15 giorni.

Alla faccia della semplificazione!