L’Assessore e la circolare sulla mobilità, questo è “sadismo” amministrativo

Per scaricare il comunicato dal sito www.codir.it clicca sul link o sopra l’immagine

Palermo,  5 ottobre  2015

Inviata nello scorso weekend, a tutti i giornali, la circolare dell’assessore Pistorio sulla mobilità che il COBAS/CODIR non ha sottoscritto e ha rispedito al mittente. Come si può vedere (scaricandola dal sito www.codir.it) ancora non c’era né protocollo, né data, né firma ma, si sa, quello che sembra importare all’assessore era fornire subito ai giornali ulteriore materiale per rilanciare nuovi attacchi populistici alla categoria dei regionali e apparire, così, come nuovo tutore di moralità.
Evidentemente il dovere istituzionale di fornire prima i nuovi atti amministrativi a chi di competenza è divenuto un problema secondario.
L’assessore, in realtà, non sembra avere cercato l’accordo con i sindacati (accordo, infatti, vuol dire trovare un’intesa di mediazione tra le posizioni di due parti) ma sembra avere preferito chiudere un accordo mediatico con il Giornale di Sicilia improntato sulla demagogia.
Pistorio, infatti, ha dichiarato sul Giornale di Sicilia, con un grande titolone, che <<così  la flessibilità cambia la Regione e premia i dipendenti più efficienti>>: ci spieghi come assessore, anziché fermarsi solo al proclama a effetto!
Vuole dire, forse, che trasferendo il personale “intuitu personae”, anche senza l’obbligatoria dichiarazione di esubero, si spostano i dipendenti più efficienti (penalizzando così il dipartimento presso il quale prestano servizio)? O si trasferiranno i meno efficienti (penalizzando così il dipartimento ricevente che ha chiesto nuovo personale)? E chi stabilirà se un dipendente è efficiente o meno? Ah già, con la sua circolare ci ha già risposto: converrà tornare subito dal politico di turno per cercarsi una raccomandazione!
Apparentemente non si capisce il senso di una circolare che dapprima stabilisce alcuni criteri (che probabilmente avremmo pure sottoscritto se uguali per tutti) e poi si aggiungono delle clausole che, invece, vanificano quegli stessi criteri in quanto consentono al politico o al dirigente generale di turno di potere procedere al trasferimento con chiamate nominative.
Facile  intuire,  in  realtà,  che  ciò  si  presti alla clientela più sfrenata e favorisca l’espandersi del fenomeno del “lecchinaggio”.
Il COBAS/CODIR non consentirà che la Regione Siciliana torni a essere, per volontà di questi stessi politici che l’hanno prima distrutta e razziata, un’amministrazione di “raccomandati” e “ruffiani” dove la dignità personale e giuridica, la professionalità e la trasparenza non trovino più dimora e analizzerà, con i  propri  legali, punto per punto, la possibilità di impugnare tutte le parti relative alla mobilità discrezionale e senza regole, che serve solo a determinare la definitiva devastazione dell’attività amministrativa della Regione Siciliana con la beffa che, come spesso diciamo, i politici passano ma i loro danni restano e  noi non possiamo consentirlo.

Circolare trasferimenti. L’editoriale di Sunseri. Ogni tanto “una buona notizia”

Una buona notizia
Giornale di Sicilia del 3 ottobre. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Corruzione? Crisi economica? Disoccupazione? Strade che franano e si sbriciolano?

Poco importa!

Nel famoso film di Benigni “Johnny Stecchino” il problema di Palermo era il traffico. Per Sunseri il “problema” della Sicilia è la mobilità dei dipendenti regionali.

Mobilità. Firmata la circolare che detta le nuove regole per i trasferimenti

Firmata la circolare per i trasferimenti
Giornale di Sicilia del 3 ottobre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Via libera alle nuove regole per il trasferimento dei dipendenti regionali da un ufficio a un altro. L’assessore al Personale, Giovanni Pistorio, ha firmato ieri la circolare con cui stabilisce le nuove procedure. La firma arriva dopo la rottura con i sindacati che, nell’ultimo incontro all’Aran, non hanno condiviso le proposte del governo.

Le nuove regole affidano poteri ai dirigenti generali e fissano una serie di criteri a cui questi devono attenersi. In alcuni casi è la giunta regionale a intervenire, il limite massimo entro cui è possibile essere trasferiti è di 50 chilometri dalla sede di lavoro (distanza già stabilita da una norma nazionale). Via libera anche all’assegnazione straordinaria, ossia la possibilità di indicare nominativamente chi viene trasferito: in questi casi la mobilità deve rientrare in fattispecie precise. L’interpello resta applicabile solo in casi eccezionali.