Regione senza soldi. Ecco le spese che restano bloccate

Regione senza soldi
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La Regione blocca la spesa a causa di «una grave crisi di liquidità».

Stop quindi ai fondi per i Comuni, sarà salvata solo la prima trimestralità, ma anche all’acquisto di beni e servizi con i dipartimenti che non potranno cambiare nemmeno una lampadina o garantire la pulizia dei musei. Stop anche ai contributi previsti nella scorsa Finanziaria, a partire dalla ex Tabella H.

Ad annunciare la chiusura dei cordoni della borsa è l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, ascoltato ieri dai magistrati della sezione Controllo della Corte dei conti in merito al buco nel bilancio 2015 che si attesta a quota 500 milioni di euro.

A causare il blocco della spesa però non è solo il buco nei conti per le mancate entrate rispetto alle previsioni iniziali, ma anche una gravissima crisi di liquidità di cassa dovuta al fatto che anco ra il Cipe non ha autorizzato l’utilizzo di 700 milioni di fondi per lo sviluppo per coprire i tagli imposti dallo Stato.

Riforma dei contratti. Il prossimo obiettivo? Ridurre i salari

Imprese e sindacati rompono sui contratti. Li riscriverà il governo
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Un gioco delle parti. Secondo il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo, e il responsabile lavoro di Sel, Giorgio Airaudo, si spiega così la rottura sul rinnovo dei contratti nazionali di lavoro ufficializzata martedì sera dal leader di Confindustria Giorgio Squinzi. “Il presidente di Confindustria non la racconta giusta: si sono improvvisamente svegliati e fanno da sponda a un possibile intervento del governo”.

D’accordo Airaudo, che prevede “una riduzione generalizzata dei salari“. “Prima cancellano l’articolo 18, poi attaccano il diritto di sciopero, ora sono per la riduzione del salario reale”, attacca l’ex sindacalista Fiom. “Il governo e la Confindustria sono d’accordo nel dire che è sempre tutta colpa dei sindacati e dei lavoratori”. Che “hanno già pagato la crisi e ora non possono pagare, con la riduzione salariale e la cancellazione della contrattazione collettiva nazionale, anche l’eventuale ripresa economica.