Il Ciapi, il Cerisdi, la formazione e “la formazione ibriba” delle “assistenze tecniche” (fonte SiciliaInformazioni)

CiapiInteressante articolo pubblicato su SiciliaInformazioni che mette in stretta correlazione alcune vicende che riguardano il Ciapi e il Cerisdi.

Secondo quanto contenuto nell’articolo, ci sarebbero forti interessi a che il Cerisdi cessi di esistere. Il Cerisdi è della regione e l’affidamento in house della formazione toglierebbe robuste commesse agli enti di formazione.

C’è anche una formazione ibrida, le “assistenze tecniche”, richieste dalla necessità di gestire i progetti comunitari. A giudicare dai risultati – l’alta percentuale di risorse europee inutilizzate – alcune di queste assistenze avrebbero dovuto essere cacciate via a pedate nel sedere, e invece accade il contrario, le assistenze sono radicate. Costano circa dieci milioni di euro l’anno e “affiancano” i dipendenti regionali. Dovrebbero gestire i programmi e trasmettere il know how, ma questo non succede: piuttosto che affiancare sostituiscono il personale regionale, che così non acquisisce alcuna competenza.

Non c’è Regione italiana che non abbia un’assistenza tecnica – è diventata una lobby europea – ma la Sicilia ne annovera più delle altre, sicché spende molto di più, nonostante usi meno delle altre le risorse Ue.

E non è tutto: le assistenze tecniche hanno creato un canale clientelare attraverso il quale si è assunto, di fatto, personale per chiamata diretta. Grazie all’assenza di concorsi. E in futuro gli affiancamenti potrebbero aumentare perché da qui a poco il 65 per cento dei quadri intermedi andrà in pensione.

Sartori Boccia Renzi. Imbroglia le carte su tutto

Matteo Renzi photoSecondo il professor Giovanni Sartori, politologo e padre della Scienza politica in Italia, le riforme costituzionali e legge elettorale sbilanceranno il sistema democratico a favore dell’esecutivo.

Per fare una riforma del sistema così radicale bisogna studiare, avere competenze: invece i politici oggi passano il tempo in televisione. E quando non sono in onda si preparano per la successiva apparizione. Non è tanto che non lavorano, è che lavorano su cosa e come rispondere quando vanno in tv.

E su Renzi dice: È svelto, furbo, agile. Uno con i riflessi prontissimi. Però imbroglia le carte su tutto: un conto sono le promesse elettorali, un altro camuffare la realtà.

Primarie sindaco di Milano. Mobilitazione della comunità cinese per il renziano Sala. In tanti non parlano neppure l’italiano

La mobilitazione dei cinesi per Sala e le operazioni sospette.

La mobilitazione della comunità cinese in favore del renziano Giuseppe Sala è destinata a far discutere. Le immagini, come documentato da ilfattoquotidiano.it, mostrano gruppi di persone che non conoscono l’italiano e che si presentano ai seggi per votare.

Ieri la prima giornata della consultazione popolare è stata segnata dalle polemiche sul voto degli immigrati. Stessa musica oggi. A tenere banco è sempre la polemica sulla partecipazione della comunità cinese al voto. Ad attaccare è Grillo sul suo blog: «Le primarie Pd sono taroccate. Il candidato sindaco Pd a Milano non sarà scelto dai milanesi o dai militanti Pd (esistono ancora?) ma da cinesi che sanno a malapena parlare l’italiano.

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