Cassazione: il dipendente pubblico può rifiutare lo straordinario

La possibilità da parte del dirigente di obbligare, per esigenze di servizio, i propri dipendenti allo svolgimento di attività straordinarie, incontra il limite dell’accettazione da parte dei dipendenti del maggior orario di lavoro a loro richiesto. Il dirigente, pertanto, che vede rifiutarsi l’adempimento da parte dei proprio personale allo svolgimento delle attività richieste quale lavoro straordinario, non ha più a disposizione l’arma della sanzione disciplinare, in quanto l’eventuale rifiuto alle prestazioni straordinarie richieste, incontra il limite anche nel lavoro pubblico della necessaria ed obbligatoria accettazione da parte del dipendente. Questa è la sintesi dei contenuti rinvenibile nella recente Sentenza del 04 agosto 2014, n. 17582 della Corte di Cassazione, sezione del lavoro.

Regione, ai dirigenti ridotte le indennità. Ma i tagli saranno più leggeri del previsto

Regione. Indennità ridotte ai dirigenti
Giornale di Sicilia dell’11 febbraio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Si riducono in Finanziaria i tagli agli stipendi dei dirigenti regionali. La riforma delle pensioni e il taglio del 30% degli uffici garantiranno sostanziosi risparmi per 5,6 milioni solo nel 2016: infierire ancora sui 1.700 dirigenti riducendo di altri 5 milioni il fondo destinato a pagare una parte dei loro stipendi, sarebbe stato eccessivo.

Con questa argomentazione l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, è riuscita a convincere il governo sulla possibilità di ammorbidire una delle norme sul personale che avrebbe alleggerito le busta paga.

Rivendicazione unitaria delle somme mancanti per rinnovi contratti

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COMUNICATO STAMPA

FINANZIARIA, NORME SUL PERSONALE. DA INCONTRO GOVERNO-SINDACATI, RICHIESTA UNITARIA PER GARANTIRE LA COPERTURA DELLE SOMME PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI. ASSESSORE LANTIERI ANNUNCIA EMENDAMENTO.

Palermo 11 febbraio 2016. “L’individuazione in finanziaria delle risorse per i rinnovi contrattuali dei dipendenti regionali, alla luce delle recenti pronunce della Consulta, è un atto dovuto dal quale il Governo regionale non si può sottrarre”. È stata questa la forte rivendicazione che le tre sigle confederali di categoria Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl ed i sindacati autonomi Cobas Codir – Sadirs – Ugl – Siad  hanno portato al tavolo di confronto questa mattina presso la Presidenza della Regione sui provvedimenti in finanziaria sul personale. Secondo i rappresentanti sindacali “persino il Governo nazionale ha previsto uno stanziamento in bilancio seppur esiguo per i rinnovi contrattuali adempiendo alle prescrizioni dei Giudici costituzionali, mentre a Palermo le uniche misure che si assumono sul personale riguardano tagli indiscriminati offerti sul tavolo della trattativa romana sulle risorse”.

L’assessore alla Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, riferiscono le sigle presenti all’incontro stamattina, di concerto con i vertici del suo assessorato, ha dato mandato di predisporre un apposito emendamento che recepisca le richieste di parte sindacale cominciando a indirizzare i risparmi di spesa verso i rinnovi contrattuali, a partire da quelli che si conseguono con i prepensionamenti. “Bene che l’assessore si faccia carico delle nostre richieste”, concludono le segreterie regionali di  Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl – Cobas Codir – Sadirs  – Ugl -Siad: “Auspichiamo che l’intero Governo, a partire dall’assessore all’Economia, assente all’incontro, sostenga questo emendamento fino alla sua definitiva approvazione”.