L’inaugurazione di una carreggiata (viadotto Himera) dell’autostrada Palermo- Catania? Solo una passerella

Terzorio-autostrada A10 viadottoSembrerebbe che il Presidente del Consiglio oggi farà tappa in Sicilia per partecipare a una serie di eventi, tra cui l’inaugurazione di un’opera …. che in realtà non che non necessita di alcuna inaugurazione.

Si tratta della carreggiata dell’autostrada Catania – Palermo (viadotto Himera) che, già a pochi giorni dal crollo, era stata dichiarata sicura e percorribile. Quindi è una ..inaugurazione di cui non si capisce il senso..

O meglio…si capisce benissimo… una pre campagna elettorale per aiutare il PD siciliano (ma anche nazionale) che, stando agli ultimi sondaggi, sarebbe in forte crisi di consensi?

Grecia. L’Europa in cambio di una nuova tranche di aiuti, chiede più austerity

L’Eurogruppo, in cambio di una nuova tranche di aiuti e un alleggerimento del debito, pretende clausole di salvaguardia da far scattare se i conti non rispettano gli obiettivi. Tsipras, messo alle strette dall’ala di sinistra di Syriza di cui fa parte anche il ministro dell’Economia Tsakalotos, ha chiesto un vertice straordinario dei leader Ue. ma Schaeuble ha risposto picche. Intanto la disoccupazione resta al 25%, le privatizzazioni non decollano e riparte il rastrellamento di liquidità dalle casse di enti locali, Parlamento e sanità.

50 costituzionalisti presentano un documento contro la riforma costituzionale

Riforma costituzioneIl documento ‘contro’ la riforma costituzionale promosso da una cinquantina di giuristi, è firmato da alcuni dei più importanti e noti costituzionalisti italiani. Oltre a Valerio Onida ed Enzo Cheli, lo hanno sottoscritto tra gli altri Gustavo Zagrebelsky, Francesco Paolo Casavola, Lorenza Carlassare, Ugo De Siervo, Gianmaria Flick, Paolo Maddalena, Franco Bile, Luca Antonini, Antonio Baldassarre, Franco Gallo, Fulco Lanchester, Fernando Santosuosso.

Il documento esprime preoccupazione perché il testo della riforma, «ascritto a una iniziativa del governo, si presenta ora come risultato raggiunto da una maggioranza (peraltro variabile e ondeggiante) prevalsa nel voto parlamentare anziché come frutto di un consenso maturato fra le forze politiche; e che ora addirittura la sua approvazione referendaria sia presentata agli elettori come decisione determinante ai fini della permanenza o meno in carica di un governo». Questo perché «la Costituzione, e così la sua riforma, sono e debbono essere patrimonio comune il più possibile condiviso, non espressione di un indirizzo di governo e risultato del prevalere contingente di alcune forze politiche su altre». Inoltre «l’obiettivo di un superamento del cosiddetto bicameralismo perfetto, è stato perseguito in modo incoerente e sbagliato perché il nuovo senato risulta «estremamente indebolito, privo delle funzioni essenziali per realizzare un vero regionalismo cooperativo».

Ma che esagerati questi francesi. Non ne vogliono sapere proprio di accettare il jobs act

Protesta in FranciaSessantamila in piazza a Parigi. Tre poliziotti sono gravi. I disordini più pesanti a Rennes dove le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti e sparato gas lacrimogeni.

È un vero e proprio bollettino da guerra civile quello comunicato dal ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, al termine della quarta giornata di mobilitazione contro la riforma del codice del Lavoro in Francia. la polizia ha dovuto procedere a 124 fermi tra casseurs e facinorosi che si sono introdotti nei cortei pacifici per seminare violenze e disordini. Ventotto sono gli agenti feriti di cui tre in condizioni gravi.

Breve commento

Certo che questi francesi sono un popolo veramente strano.
Non riescono a capire la bontà del jobs act grazie al quale l’Italia è uscita dalla crisi eliminando debito pubblico e disoccupazione con relativo abbassamento della pressione fiscale e l’incremento della spesa sanitaria per favorire la prevenzione.
Sicuramente la Francia sconta il fatto di non avere un premier superlativo come il nostro Renzi, supportato da un ministro per le riforme, che ha spiegato passo passo le riforme che daranno ricchezza e prosperità al nostro paese.

Enti regionali e Camere di Commercio. Si può andare in pensione in anticipo

PREPENSIONAMENTI NEGLI ENTI
Giornale di Sicilia del 28 aprile 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Il Parlamento regionale ha varato appena tre dei 24 articoli che compongono la Finanziaria bis.

Il primo è quello che dà il via libera ai prepensionamenti anche negli enti pubblici «sottoposti a vigilanza della Regione»: Eas, Esa, Irsap, istituti e agenzie varie solo per fare qualche esempio. Si potrà lasciare l’impiego con i requisiti in vigore prima della riforma Fornero, esattamente come è stato deciso l’anno scorso per i dipendenti degli assessorati regionali.

La stessa chance viene offerta ai dipendenti delle Camere di Commercio purché assunti prima dell’aprile 1995. Prima che la Fornero cambiasse tutto si poteva andare in pensione a 65 anni di età o 40 di servizio. La riforma Fornero ha invece obbligato ad andare in pensione con almeno 66 anni e 3 mesi di età anagrafica o 42 di servizio. Ma soprattutto la Fornero ha abolito un’altra possibilità che ora tornerebbe seppure temporaneamente: si potrebbe andare in pensione col sistema delle quote. In pratica se la somma dei due valori (età e anzianità di servizio) farà 97, si potrà lasciare l’ufficio indipendentemente da quale dei due valori sia più alto quindi anche se si ha meno di 65 anni. Alla Regione in 4.500 stanno andando via: a scaglioni lasceranno entro il 2020. Ma si stanno cumulando gravi ritardi nell’erogazione degli assegni di quiescenza. Per questo motivo ieri è stata approvata una norma che garantisce prestiti a chi è andato in pensione: la Regione anticiperà il 90% delle somme attese a titolo di Tfr, l’ex dipendente rimborserà il prestito con la cessione del quinto della pensione al Fondo Pensioni. Per i dipendenti rimasti in servizio è possibile un prestito pari a 20 mila euro per ciascun figlio: somme che devono essere destinate agli studi universitari.

Pagamenti fermi, niente stipendi per 25 mila precari siciliani

Precari senza stipendio
Giornale di Sicilia del 28 aprile 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

I circa 15 mila contrattisti degli enti locali sono solo una delle tante categorie che in questi giorni sta protestando perchè la busta paga non arriva: ci sono anche i circa 2.800 Pip di Palermo, i 6 mila Asu della Regione, qualche centinaio di dipendenti delle partecipate e degli enti regionali. È una platea di circa 25 mila persone che si muove in pressing verso i palazzi della Regione.

Il decreto sulla trasparenza della PA fa tesoro delle obiezioni sollevate da Anac e Consiglio di Stato

Trasparenza. Silenzio rifiuto
Il Sole 24 Ore del 21 aprile 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Il decreto sulla trasparenza della Pubblica amministrazione fa tesoro delle obiezioni sollevate da Anac e Consiglio di Stato e punta a semplificare le istanze dei cittadini, cancellare il silenzio-rifiuto e tagliare i costi a carico di chi presenta la richiesta.

Ecco la documentazione richiesta per i ricorsi: quello del 2,50 e quello sul mancato rinnovo contrattuale (riservati agli iscritti).

Nei prossimi giorni sarete contattati da un rappresentate del Cobas/Codir per la sottoscrizione dei ricorsi.

Il primo, quello contro l’illegittima trattenuta del 2,50% è totalmente gratuito per gli iscritti in tutte le fasi del giudizio.

Il ricorso relativo ai danni per il mancato rinnovo contrattuale avrà un costo complessivo di 50 euro compreso di IVA, c.p.a. e contributo unificato e sarà presentato in tutti i Tribunali del Lavoro siciliani.

Stralcio comunicato

Per ottimizzare i tempi tenete pronta la documentazione indicata di seguito.

RICORSO CONTRO L’ILLEGITTIMA TRATTENUTA DEL 2,50% SUL TFR

  1. copia documento di identità e codice fiscale
  2. copia contratto di assunzione o certificato di servizio
  3. copia di una busta paga valevole per ciascun anno dal 2011 o dalla data di assunzione
  4. copia richiesta interruzione termini prescrizione
  5. copia dichiarazione sostitutiva ai fini reddituali

Risarcimento da mancato rinnovo contrattuale

  1. copia documento di identità e codice fiscale
  2. copia contratto di assunzione o certificato di servizio
  3. copia di una busta paga valevole per ciascun anno dal 2010 al 30.07.2015
  4. copia dichiarazione sostitutiva ai fini reddituali

Finanziaria bis: via libera ai prepensionamenti negli enti regionali

Stralcio
DDL Stralcio

La manovra stralcio della Finanziaria è arrivata a Sala d’Ercole, che ha iniziato a discuterla approvando subito il primo articolo, che avvia i prepensionamenti con la legge pre-Fornero, in tutti gli enti controllati della Regione, comprese le Camere di commercio. Quindi potrà andare in pensione anche chi ha meno di 65 anni di età e non ha 40 anni di contributi: una norma, questa, che riguarda moltissimi lavoratori.

Rapporto sulla corruzione. Italia penultima tra i paesi UE e 61ª nel mondo e c’è chi osa criticare Davigo

Italia Oggi del 23 aprile 2016 - La corruzione italiana è al top
ItaliaOggi del 23 aprile 2016

L’annuale classifica conferma la pessima reputazione del nostro Paese sul fronte delle tangenti. Tra i 28 membri dell’Unione fa peggio solo la Bulgaria, mentre ci battono in trasparenza anche Romania e Grecia. Vince la Danimarca, ultime Somalia e Corea del Nord.