La promessa del governo. Nel 2017 pensioni anticipate con assegno ridotto (su base volontaria)

Pensione anticipata con assegno ridotto
Corriere della Sera del 5 maggio 2016

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi conferma l’impegno del governo ad intervenire nel 2017 per rendere più flessibile le uscite previdenziali, in particolare per chi ha oggi 64-65 anni, i più penalizzati dalla riforma Fornero.

Il nuovo meccanismo che sarà introdotto il prossimo anno per dare flessibilità alle uscite previdenziali si chiamerà Ape e riguarderà i lavoratori nati tra il 1951 ed il 1953. «Rispetto al passato l’età pensionabile è alta, ma rispetto alle aspettative di vita no.» I più sfortunati, dice il premier, «sono quelli nati nel ‘51-’52, che hanno visto sfumare l’opportunità di andare in pensione, e questo non è giusto» ha detto Renzi, spiegando che con l’Ape «si potrà eventualmente anticipare con una decurtazione economica l’ingresso in pensione, ma varrà solo per un certo periodo, proprio per i nati nel ‘51-’53».

Comuni siciliani senza soldi. Bilanci non approvati. Bloccate tutte le spese

Comuni senza bilanci. Spesa bloccata
Giornale di Sicilia del 5 maggio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Bloccate tutte le spese dei Comuni. Salvi solo gli stipendi dei dipendenti a tempo indeterminato, ma a patto che ci siano soldi in cassa.

Si fermano invece tutti gli altri pagamenti, compresi quelli relativi a servizi pubblici non indispensabili.

Si ferma anche il pagamento dei precari. E questo è l’effetto di un’altra circolare inviata nei giorni scorsi dalla Regione ai sindaci; prevede che tutti i risparmi sulle spese per il personale che provengono dai pensionamenti debbano essere «girati» dai Comuni alla Regione. I sindaci non possono utilizzarli per altre spese.

Piante organiche e profili professionali. Ecco ciò che andrebbe fatto anche alla regione

Gli ospedali e le Asp siciliane non possono procedere a nuove assunzioni se non vengono approvate le piante organiche di tutte le strutture sanitarie dell’isola.

Alla Regione siciliana di approvazione di piante organiche e individuazione di profili professionali non se ne discute proprio. Questa incertezza fa troppo comodo alla politica e all’alta burocrazia così c’è carenza o esubero di personale a seconda della convenienza.

Mancando le piante organiche dipartimentali, inoltre, i lavoratori possono essere trasferiti a destra e manca senza sapere se nell’ufficio da cui vengono prelevati, il personale è sufficiente al funzionamento della struttura.

Giornale di Sicilia del 4 maggio 2016