Approvato il “ddl stralcio”. Cosa prevede la legge

ScioperoCon 35 voti a favore, 19 contrari e tre astenuti, l’Ars ha dato il definitivo via libera alla mini finanziaria. Un testo nato per accogliere le norme che non avevano trovato posto o erano state bocciate durante l’esame della legge di Stabilità, ma che ha finito per assorbire anche disposizioni di natura diversa.

Tra le norme approvate, anche quella che prevede il tetto agli stipendi di dipendenti e dirigenti di enti regionali, a esclusione di quelli del settore sanitario. Un tetto fissato a 100mila euro annui lordi.

Via libera anche ai prepensionamenti del personale degli enti sottoposti a vigilanza della Regione. Una norma che riguarda anche i dipendenti di Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, assunti prima del 1995, purché non vi siano oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale.

Dovrebbe essere stata approvata anche la norma che prevede prestiti in favore del personale regionale in quiescenza (in misura non superiore al 90 per cento delle somme spettanti a titolo di indennità di buonuscita o del trattamento di fine rapporto) e in servizio (per speseper studi universitari e post universitari per i figli).

Cento più, cento meno, gli stipendi dei politici non sono più giustificabili

FaraoneBarack Obama, Vladimir Putin e Matteo Renzi possono stare tranquilli, il presidente della regione Rosario Crocetta non guadagna più di loro, malgrado le accuse del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone nel suo post su Facebook dedicato al referendum istituzionale. Secondo Faraone il presidente guadagna più Renzi. Crocetta si ferma invece a novemila e cinquecento euro al mese, al netto delle tasse. Ai 9.500 euro di Crocetta si arriva sommando l’indennità da parlamentare regionale (compenso più diaria), pari a circa 8.100 euro netti al mese, e l’indennità di funzione di presidente della Regione, pari a 1.428,51 euro netti al mese.

Più del governatore guadagna un parlamentare nazionale, che percepisce un minimo di 10.800 euro netti al mese: cifra che comprende l’indennità (5mila euro), la diaria (3.600 euro) e il 50% forfettario di 3.600 euro (il resto deve essere giustificato) come rimborso per l’esercizio del mandato. Più altre voci variabili per trasporti, viaggi e spese telefoniche.

Dunque Faraone guadagna più di Crocetta.

Precari. Soldi finiti, a rischio pure le proroghe

Precari. Soldi finiti. A rischio pure le proroghe
Giornale di Sicilia dell’11 aprile 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

L’assessorato alle Autonomie Locali ha fatto i calcoli e ha scoperto che «bisogna fermare le stabilizzazioni annunciate e sono a rischio perfino le semplici proroghe dei contratti». Il motivo è che i posti realmente disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato sono circa 1.500 mentre i precari oggi sono molti di più: circa 15 mila secondo il governo, almeno 18 mila per i sindacati. I posti sono pochi perché le norme attuali impongono paletti rigidissimi: non possono stabilizzare i Comuni in dissesto, quelli che hanno violato il patto di stabilità, quelli che non hanno pensionamenti da programmare o sono senza piante organiche, e in generale le amministrazioni che non hanno risorse da investire alla voce personale.

Il problema è acuito dal fatto che anche le semplici proroghe diventano impossibili perché la legge vieta di rinnovare contratti a termine che non siano agganciati a piani di stabilizzazione triennali.