Approvato il “ddl stralcio”. Cosa prevede la legge
Con 35 voti a favore, 19 contrari e tre astenuti, l’Ars ha dato il definitivo via libera alla mini finanziaria. Un testo nato per accogliere le norme che non avevano trovato posto o erano state bocciate durante l’esame della legge di Stabilità, ma che ha finito per assorbire anche disposizioni di natura diversa.
Tra le norme approvate, anche quella che prevede il tetto agli stipendi di dipendenti e dirigenti di enti regionali, a esclusione di quelli del settore sanitario. Un tetto fissato a 100mila euro annui lordi.
Via libera anche ai prepensionamenti del personale degli enti sottoposti a vigilanza della Regione. Una norma che riguarda anche i dipendenti di Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, assunti prima del 1995, purché non vi siano oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale.
Dovrebbe essere stata approvata anche la norma che prevede prestiti in favore del personale regionale in quiescenza (in misura non superiore al 90 per cento delle somme spettanti a titolo di indennità di buonuscita o del trattamento di fine rapporto) e in servizio (per speseper studi universitari e post universitari per i figli).
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