I privilegi della Sicilia. Quelli veri e quelli presunti

Partiamo dai veri privilegi.

Analizziamo ora i privilegi presunti delle pensioni dei dipendenti regionali.

L’articolo di LiveSicilia omette di dire (probabilmente per ignoranza, nel senso buone del termine, ovvero ignorare) che il calcolo retributivo nello Stato viene effettuato, per coloro che avevano 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995, fino al 31 dicembre 2011.

A partire dal 1° gennaio 2012 la legge Fornero introduce il metodo contributivo con il sistema pro rata. Nello Stato, pertanto, i dipendenti che avevano 18 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 applicheranno il calcolo misto: retributivo fino al 31 dicembre 2011 e contributivo a partire dal 1° gennaio 2012.

Per i dipendenti regionali (i privilegiati presunti “contratto 1”), invece, il calcolo retributivo viene effettuato fino al 31 dicembre 2003. A partire dal 1° gennaio 2004 è stato applicato il calcolo contributivo con il sistema pro rata.

Per i privilegiati “contratto 1” (o presunti tali) il calcolo contributivo è stato applicato ben 7 anni prima rispetto che nello Stato. La riforma attuata con la L.r. 9/15 ha modificato retroattivamente (e qui sta l’incostituzionalità) leggi precedenti mortificando il legittimo affidamento dei lavoratori.

Atene aumenta le tasse e taglia ancora le pensioni. È la ricetta giusta per uscire dalla crisi? Confronto con l’Italia

Il Sole 24 Ore del 10 maggio. Grecia
Il Sole 24 Ore del 10 maggio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Quanti di voi pensano che l’aumento delle tasse fino a strozzarci, il taglio di stipendi e pensioni siano l’amara medicina che porterà alla guarigione, ovvero all’uscita dalla crisi?

Più soldi si tolgono dalle tasche dei cittadini, e meno resta da spendere. E meno si spende, meno gira l’economia.

Le politiche di austerity imposte dall’europa non sono, a mio modesto avviso, una soluzione per uscire dalla crisi, bensì un modo per aggravarla.

Otto anni di crisi senza che ancora se ne veda la fine, stanno dando ragione ai sostenitori della teoria keynesiana.

L’austerity imposta dall’europa, di cui il governo Monti e i suoi successori Letta e Renzi sono diligenti esecutori, sta causando il fallimento di molte imprese e il licenziamento di molti lavoratori; tutte persone che, vedendosi ridotta, se non annullata, la propria fonte di reddito, procedono, come prima cosa, a ridurre la propria domanda di beni; ciò, a cascata, si ripercuote su altre imprese, sia di beni di consumo che di beni capitali; il che conduce ad ulteriori licenziamenti, ad un peggioramento del “clima economico”, con conseguente revisione al ribasso delle aspettative degli imprenditori circa il futuro e un ulteriore crollo della domanda di investimenti.

Con principi così elementari, sono ancora in tanti che si lasciano incantare dal pifferaio di turno: Monti ci ha fatto ingoiare la riforma pensionistica elaborata dalla Fornero illudendo gli italiani con “la luce in fondo al tunnel”.

Renzi dopo avere assicurato che la ripresa sarebbe arrivata con l’approvazione del jobs act che ha privato i lavoratori di una serie di diritti conquistati dopo anni di lotte sindacali (es. art. 18), ora rassicura gli italiani che la ripresa passa dalla riforma (a mio avviso massacro) della nostra Costituzione affermando che chi vota NO al referendum costituzionale, blocca anche la ripresa.

Il vero problema è che loro prima o poi i governi e i loro leader se ne vanno, ma i danni restano e nessun nuovo governo ripristinerà lo status quo ante (la situazione precedente).

A buon intenditor……

Contratti dei precari regionali. Arriva la proroga al 2018

Rosario Crocetta2012Così come previsto dalla legge di Stabilità, la Regione ha prorogato di altri tre anni i contratti di circa 500 precari. Si tratta di personale dell’assessorato all’Energia, guidato da Vania Contrafatto, e in particolare del dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti. Il provvedimento di proroga, che sposta la scadenza dei contratti di lavoro al 31 dicembre del 2018, porta la firma del dirigente generale Domenico Armenio…..continua a leggere