Proprio quando il governo ha più bisogno di appoggio, l’effetto della crisi ha innescato cambiamenti che avvicinano la grande stampa all’esecutivo». Il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2016.
Il Jobs act ideato dal governo francese, che sta suscitando un’ondata di veementi proteste in decine di città transalpine. Da Parigi a Lione, da Nantes a Marsiglia, la mobilitazione di sindacati, associazioni e cittadini dura ormai da settimane. Secondo i sondaggi, la maggioranza assoluta della popolazione è infatti contraria alla nuova norma.
E a rendere ancor più tesa la situazione è arrivata, il 10 maggio, la decisione del primo ministro Manuel Valls di ricorrere all’articolo 49-3 della Costituzione francese. Esso consente al governo di bypassare del tutto la discussione parlamentare: la legge in questo caso viene infatti approvata senza che i deputati possano dibattere in Aula, né tanto meno proporre emendamenti.