I soldi ci sono ma si continua a tenere bloccato il FAMP. Nota di sollecito del CobasCodir

Sollecito ripartizione famp 2016
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I soldi del Famp 2016 sono da tempo disponibili ma il governo regionale non sente, ancora, l’esigenza di inviare le direttive all’Aran Sicilia per la necessaria contrattazione ex art. 89 comma 3 del CCRL.

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Statali. Pronta la direttiva della Madia. Aumenti solo ai redditi bassi

Aumenti solo ai redditi bassi
Repubblica del 13 giugno 2016

Svolta nel pubblico impiego: gli aumenti retributivi nel prossimo rinnovo contrattuale interesseranno solo i lavoratori a basso reddito, sostanzialmente un terzo dei dipendenti pubblici, circa 800 mila, quelli – probabilmente – sotto i 26 mila euro lordi annui. È la linea decisa dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. La direttiva del ministro all’Aran, l’agenzia per la contrattazione nella pubblica amministrazione, arriverà subito dopo il via libera da parte del Consiglio dei ministri (possibile in settimana.

Repubblica – Statali, aumenti solo per i dipendenti con redditi bassi

Consulta. Legittimo abrogare il trattenimento in servizio

Vietato restare in servizio
ItaliaOggi dell’11 giugno 2016

Eliminare il trattenimento in servizio nel pubblico impiego è stato legittimo. L’abrogazione dell’istituto va considerata l’ultimo tassello di un disegno legislativo volto a ridimensionarne l’ambito di operatività per realizzare il ricambio generazionale nella p.a. Un disegno che ha portato prima a degradare il trattenimento in servizio da vero e proprio diritto potestativo, esercitabile dal dipendente pubblico, a mero interesse legittimo, fino alla totale cancellazione ad opera del decreto legge n.90/2014.

Lo ha deciso la Consulta con la sentenza n. 133/2016 che ha respinto tutte le censure mosse dai giudici rimettenti (i Tar della Lombardia, dell’Emilia-Romagna e del Lazio, oltre al Consiglio di stato) ritenendole in parte infondate e in parte inammissibili. Il Tar Lombardia, per esempio, aveva contestato che vi fossero ragioni di necessità e urgenza per provvedere con decreto legge, ma i giudici delle leggi hanno replicato che si è trattato di «un primo intervento di un processo laborioso, destinato a dipanarsi  in un arco temporale più lungo, volto a realizzare il ricambio generazionale nel settore».