Altro che modifica della legge Fornero. In tema di pensioni l’Eurogruppo chiede ai paesi membri di limitare i ritiri anticipati dal lavoro

Il Sole 24 Ore del 17 giugno 2016. Eurogruppo. I paesi limitino i ritiri anticipati
Il Sole 24 Ore del 17 giugno 2016

Arriva il primo “stop” della Ue all’ipotesi di uscita anticipata dal mondo del lavoro dopo che il Governo Renzi sta mettendo a punto nelle ultime ore il c.d. Ape, acronimo di anticipo pensionistico che prevede per alcune classi di lavoratori la possibilità di uscire 3 anni prima dal lavoro e stipulando una sorta di prestito con una banca, della durata di 20 anni con una rata mensile che taglia l’assegno.

L’Eurogruppo, riunitosi ieri a Lussemburgo, non ha esplicitamente fatto riferimento all’Italia ma ha genericamente avvertito i Paesi a non favorire le uscite anticipate.

In tema di sostenibilità dei sistemi pensionistici, i ministri finanziari della zona euro hanno lanciato un monito ai Paesi membri sollecitandoli a non favorire le uscite anticipate dal lavoro, un’ipotesi su cui nei giorni scorsi in Italia governo e sindacati hanno iniziato un confronto.

“Le politiche complementari dovrebbero mirare a prolungare la vita lavorativa e in questo modo accrescere i redditi pensionistici, attraverso misure che aumentino la occupabilità delle persone anziane e riducano il ritiro anticipato della forza lavoro”, si legge in una nota diffusa dall’Eurogruppo in cui i ministri non fanno riferimento ad alcun Paese in modo specifico.

Ora anche il cardinale Bagnasco sarà catalogato da Renzi tra i gufi?

Bishop Angelo Bagnasco (2005)Per il lavoro “serve un miracolo”.  Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, durante la messa per il lavoro al santuario di Nostra Signora della Guardia. Bagnasco lo ha detto riferendosi alla situazione di Genova (definita “Non morta, ma malata”) che, ha sottolineato, “è da leggersi nel quadro generale del Paese dove il lavoro non decolla nonostante alcuni segni che sembrano positivi o dichiarazioni rassicuranti. La disoccupazione cresce”.

“I dati dicono che il 40% delle persone comprese nell’età dai 15 ai 24 anni è in cerca di lavoro, mentre la media europea è del 22%. In termini percentuali siamo gli ultimi posti”, ha detto Bagnasco. per il presidente della Cei “è forte la preoccupazione anche per gli adulti che una volta perso il lavoro hanno difficoltà a ritrovarlo, con gravi danni per la loro dignità e le loro famiglie.

Furbetti del cartellino e furbetti del parlamento. Quando i furbetti non sono tutti uguali

Pianisti
Tratto da facebook

Lungi da me dal volere difendere i “furbetti” del cartellino.

Quello che però i cittadini non capiscono è perché pure con la nuova legge si continui con i due pesi e due misure.

Sì, perché in Italia i dipendenti pubblici non sono tutti uguali. Ci sono quelli selezionati per concorso che se fanno i fannulloni da domani, secondo l’ottimista Renzi, verranno puniti o licenziati quasi in tronco. E ci sono quelli nominati in Parlamento dai partiti che invece continueranno a incassare lo stipendio.