Bloccato il trasferimento delle pensioni delle Camere di Commercio a carico della regione

GdS del 24 giugno. Pensioni Camere Commercio
Giornale di Sicilia del 24 giugno 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Il blitz all’Ars era pronto. Volevano trasferire sulla Regione il costo dei pensionati delle Camere di Commercio ma la mossa è stata bloccata da un parere negativo del dirigente del Fondo Pensioni Sicilia: «Si rischia di far saltare i nostri e di mettere a rischio gli assegni di quiescenza di tutti».

La proposta di quasi tutti i partiti era quella di creare un fondo a gestione separata nel Fondo pensioni regionale e caricare su questo i 650 pensionati delle Camere e i futuri 321 (tanti sono i dipendenti ancora in servizio).

L’assessore alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello, ha delegato il dirigente del Fondo pensioni. E proprio da Rosolino Greco è arrivata una bocciatura totale del progetto: «Va detto subito – ha esordito il dirigente – che nessuno ha quantificato i costi delle pensioni delle Camere di Commercio. E mi risulta che queste non siano state colpite dai tagli che hanno interessato i regionali. Significa che oggi un pensionato delle Camere di Commercio incassa di più di qualsiasi altro pensionato gestito da noi».

La Sicilia perde 800 milioni di fondi UE nonostante continui ad assumere consulenti ed esperti da 450€ al giorno

GdS del 22 giugno 2016. La regione cerca esperti
Giornale di Sicilia del 22 giugno 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

La Consulta respinge il ricorso della Regione e dà ragione allo Stato che aveva sottratto le somme: “Non sono state impegnate in tempo”.

Per farla breve, la Consulta ha dato torto al governo Crocetta che si era opposto alla decisione dello Stato di togliere alla Sicilia oltre 1,3 miliardi di Fondi Pac (Piano azione e coesione), per destinarli agli sgravi per le imprese, previsti nella legge di stabilità nazionale del 2014. Ricorso respinto per un motivo molto semplice: la Regione ha tardato a programmare e impegnare quelle risorse. Lo Stato, quindi, aveva tutto il diritto di riprendersele.


A proposito di consulenti, esperti e assistenza tecnica

Comuni in dissesto. Non si trovano i soldi per i precari

GdS del 24 giugno 2016. Comuni senza soldi per i precari
Giornale di Sicilia del 24 giugno 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

E’ allarme precari nei Comuni siciliani. Le difficoltà dei Comuni sono duplici: da una parte c’è la questione dei dipendenti delle ex Province, che in parte dovrebbero essere assorbiti proprio dai Comuni. Dando vita così a una guerra tra poveri per le stabilizzazioni, che vedrebbe soccombenti i precari da anni impiegati nei Comuni siciliani, un esercito di oltre 15mila persone, molte ormai al lavoro anche da una trentina d’anni.

Il secondo problema, ricordano i sindaci firmatari della lettera, riguarda “la grave contraddizione determinata dalla circostanza che i trasferimenti per spese correnti da parte della Regione ai Comuni non sono certi nella tempistica e soprattutto negli importi e dipendono dalla volontà dello Stato”.