Rendiconto Generale. Allarme della Corte dei conti. Buco occulto da 6,5 miliardi ma bilancio in miglioramento

Luci e ombre nello stato di salute dei conti della Regione. E’ quanto emerge dal giudizio sul Rendiconto Generale per l’esercizio finanziario 2015, pronunciato dalle sezioni riunite della Corte dei conti. Buone notizie sulle entrate, cresciute, di oltre quattro miliardi.

Note negative, invece, nella requisitoria del procuratore generale d’appello, Diana Calaciura. Iil Procuratore ha parlato di dubbi sulla sostenibilità del debito che “peserà come un macigno sulle future generazioni”. Il debito, secondo il procuratore, continua a crescere ed è già oltre i 5 miliardi. A questi vanno aggiunte le cosiddette “anticipazioni di liquidità. Nel 2015 la Regione ha stipulato un altro contratto per 1,7 miliardi di euro. Soldi da restituire che peseranno per un trentennio”.

Lettera aperta di Luisella Costamagna alla minoranza PD. Non abboccate alle promesse di Renzi

Il Fatto Quotidiano. Minoranza PD non dovete abboccare
Il Fatto quotidiano del 5 luglio 2016

Luisella Costamagna su “Il Fatto Quotidiano”scrive alla minoranza PD invitandola a non fidarsi delle promesse di Renzi ricordando tutto l’aiuto dato fin qui al premier in cambio solo di promesse.

È arrivato il Jobs Act, non vi piaceva – scrive la Costamagna – ma l’avete votato (e come poteva piacervi l’abolizione dell’art. 18, contro cui manifestavate al Circo Massimo?); la riforma della scuola, non vi piaceva ma l’avete votata (e come poteva piacervi con tutti gli insegnanti, vostri elettori, in piazza?); l’uso del contante, gli scandali Etruria, Trivellopoli… e voi sempre lì a digerire rospi e a spingere il carro. E l’Italicum, “inaccettabile” ma lo accettiamo, la riforma del Senato, tanto Renzi ci ha promesso che poi metterà l’elezione diretta dei senatori

Per Renzi conta solo vincere a ottobre, e per conquistarvi vi promette un fantomatico “dopo”: vi fidate ancora del “sostenetemi poi vi darò quello che chiedete”? Gli italiani pare l’abbiano ormai decodificato e non si facciano più abbindolare: e politici navigati come voi? O lo sapete benissimo, ma il problema è mantenere la vacillante poltrona?

PROVATE A IMMAGINARE: voi ora tirate su a braccia il carro, lo fate ripartire e Renzi taglia il traguardo. “Dopo” chi lo ferma più? Tronfio volerà verso le politiche e sceglierà i candidati: ci sarete anche voi? Ricordate quando eravate maggioranza? Chissà, magari “dopo” potreste non essere più manco minoranza. Un cordiale saluto.

Referendum. Renzi avverte il parlamento. Se perdo tutti a casa

Il Fatto Quotidiano del 5 luglio 2016
Il Fatto Quotidiano del 5 luglio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Altro che umiltà e autocritica!

Matteo Renzi, premier e segretario Pd, affronta la direzione nazionale dem col consueto piglio di sfida, sia verso le minoranze interne sia verso i renziani dell’ultima ora: poco spazio per l’autocritica dopo le recenti sconfitte a Roma e Torino, l’obiettivo per i prossimi mesi rimane il Sì al referendum costituzionale, al quale è appeso il futuro del governo. Il premier incalza: “Qualcuno tra voi pensa sinceramente che, in caso di No al referendum, il presidente del Consiglio, e anche il Parlamento, non ne prenda atto?”. Come dire: se cado io, andate tutti a casa.

Rifiuti, è caos. Il sindaco di Bagheria: “Portiamo l’immondizia a Palazzo d’Orleans

Rifiuti solidi urbani (Municipal solid waste) - Stazione di Aversa - Province of Caserta, Italy - 11 Feb. 2008“Se i nostri autocompattatori domani saranno lasciati nuovamente dietro ai cancelli della discarica di Catania, porteremo i rifiuti davanti a Palazzo d’Orleans. Crocetta si assuma le responsabilità di una programmazione inesistente e di scelte improvvisate”. E’ un ultimatum quello indirizzato a Crocetta dal sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, che ha visto i suoi autocompattatori, colmi di rifiuti, bloccati davanti alla discarica di Catania. “Non ci hanno consentito di entrare – dice Cinque – perchè la discarica aveva ampiamente superato i limiti della conferibilità”….continua a leggere

L’accordo sui 500 milioni violerebbe lo statuto. Alla Camera i dubbi dei giuristi

EuroL’accorso violerebbe l’autonomia speciale. “Ignoranza costituzionale. Solo a questo si può addurre l’accordo siglato tra Stato e Regione Sicilia, riportato nell’articolo 11 del Ddl enti locali, che di fatto svende l’autonomia della Regione. Se l’articolo 11 venisse approvato così come è stato redatto e presentato, la Sicilia sarebbe di fatto commissariata ed il suo statuto modificato”. Lo afferma, in una nota, la parlamentare di Forza Italia Stefania Prestigiacomo. “I professori Gaetano Armao e Andrea Piraino, auditi oggi in Commissione Bilancio della Camera – prosegue -, hanno demolito l’accordo firmato dal Governatore Crocetta, sia nel merito che nelle modalità. L’articolo va necessariamente cambiato, non possiamo accettare così tacitamente, che lo Stato intervenga così a gamba tese su una Regione a statuto speciale. Crocetta – conclude Prestigiacomo – si assuma le sue responsabilità e non scarichi su tutta la regione la sua inettitudine”….continua a leggere