Da mercoledì entra in vigore il nuovo procedimento disciplinare della riforma Madia
Per gli assenteisti inguaribili della Pubblica amministrazione domani è l’ultimo giorno per farsi cogliere sul fatto e imboccare la strada ordinaria del procedimento disciplinare; da mercoledì entrano infatti in vigore le regole scritte nel decreto attuativo della riforma Madia.
Finora, però, i licenziamenti per assenteismo sono stati limitati a poche decine di casi, e per cambiare registro il nuovo decreto Madia punta su due strumenti: calendario ultrarapido e sanzioni pesanti per i dirigenti che si girano dall’altra parte.
Quando un assenteista è colto sul fatto, oppure viene filmato mentre timbra l’entrata e poi
snobba la scrivania, dovrà scattare un meccanismo che porta alla sospensione in 48 ore e al contraddittorio entro 15 giorni per arrivare al licenziamento, ovviamente se tutto è confermato, nel giro di un mese dal fatto. Entro 15 giorni deve partire anche la segnalazione alle procure di Repubblica e Corte dei conti, e i magistrati contabili devono inviare l’invito a dedurre entro tre mesi per il danno erariale comprensivo di danno all’immagine (minimo sei mesi di stipendio, ma il conto cresce con la «rilevanza mediatica» del caso), e sospensione, licenziamento e segnalazione all’autorità giudiziaria riguarderanno anche il dirigente che non fa partire subito il procedimento disciplinare.