Cala la produzione industriale, aumentano i precari. Ma non eravamo in ripresa per effetto del jobs act?

Il Manifesto del 6 agosto 2016. Cala la produzione industriale
Il Manifesto del 6 agosto 2016

Nuovo ribasso dell’industria italiana a giugno quando la produzione ha lasciato sul campo lo 0,4% su base congiunturale e l’1% tendenziale. È il dato peggiore dal gennaio 2015, quando la caduta è stata del 2,1%. Segno di un’economia in frenata che ha registrato un aumento dell’0,8% negli ultimi sei mesi. Non basta per essere ottimisti: quella di ieri è la seconda flessione consecutiva che preannuncia un peggioramento del Pil a fine anno.

Una ragione sta nell’asfittica domanda interna: si produce meno perché si vende meno. E si vende meno perché i consumatori non comprano. Dietro i consumatori c’è il potere d’acquisto di salari, stipendi e redditi: al palo sia nel caso dei lavoratori che in quello dei pensionati. Il fronte è amplissimo e il governo sembra imbambolato, alla ricerca di una quadra difficile: da un lato, per 12 milioni di lavoratori pubblici e privati dovrebbe rinnovare i contratti bloccati da anni. Dall’altro lato ridurre la tassazione, come ripete Renzi da tempo. Il punto è che non ci sono risorse per tutto, al punto che la conferma degli sgravi fiscali sulle assunzioni potrebbe essere pagata da imprese e lavoratori, e non più dalla fiscalità generale. Risorse cospicue sono state investite sul bonus Irpef degli 80 euro per i dipendenti tra gli 8 e i 26 mila euro. Una misura che il governo avrebbe voluto sostitutiva del rinnovo dei contratti e che invece ha confermato una sostanziale inutilità per il rilancio del potere d’acquisto.

Questo PD è riuscito a “rottamare” anche Bianca Berlinguer

Repubblica del 6 agosto 2016. L'addio di Bianca Berlinguer
Repubblica del 6 agosto 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

“Quando ho iniziato – ha dichiarato la Berlinguer – ho detto che avrei voluto fare un giornale un po’ corsaro, così è stato. Ma evidentemente questo non poteva piacere a tutti e negli ultimi tempi non sono mancate pressioni spesso sguaiate da parte di settori della classe politica”.