La crescita zero mette a rischio l’aumento dei fondi per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione

Il Sole 24 Ore del 17 agosto 2016. Rinnovi PA
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Il raffreddamento del quadro di finanza pubblica dopo la frenata del Pil certificata dall’Istat rischia di ostacolare anche l’aumento della dote per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego ipotizzato nelle scorse settimane.

Ricordiamo che il governo aveva, a suo tempo, stanziato 300 milioni. I sindacati chiedono di aumentare la dote a 7 miliardi.

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La distanza, almeno in apparenza, sembra incolmabile. Da una parte ci sono i 300 milioni di euro messi a disposizione dal governo. Dall’altra c’è un Everest tirato su a sorpresa ieri in una giornata di mezzo agosto, dai sindacati. Una montagna ripidissima, alta 7 miliardi di euro. Nel mezzo ci sono quasi 3 milioni di dipendenti pubblici che fin dal 2010, anno dell’inizio del blocco della contrattazione, aspettano un ritocco verso l’alto delle buste paga.

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La crescita tedesca ha sorpreso in positivo. Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,4% congiunturale e dell’1,7% su base annua.

Il dato mostra che la prima economia della zona euro ha rallentato di poco rispetto a un ottimo primo trimestre (0,7%) che gli analisti avevano definito «insostenibile» fermando le stime per aprile-giugno allo 0,2 per cento. Consumi privati, spesa pubblica e commercio estero hanno spinto l’economia.