Consiglio dei Ministri. Primo sì alla riforma della dirigenza
Varato ieri in Cdm il decreto che cambia le regole per i dirigenti pubblici. Istituiti ruoli unici a cui si accede per concorso e da cui Stato, Regioni, enti locali e authority sceglieranno i propri dirigenti con selezioni pubbliche, per quattro anni rinnovabili una volta in caso di valutazione positiva. Chi non ottiene incarichi avrà solo la retribuzione di base sarà fuori ruolo se non partecipa ad un numero minimo di selezioni o resta senza incarico per sei anni. Ai dirigenti di prima fascia è stato riservato il 30% dei posti nei bandi emessi con le nuove regole. Novità importanti anche nella valutazione per ipremi di risultato.