Referendum costituzionale. Confindustria, Marchionne, Ambasciatore Usa, Agenzie di rating, banche, finanza internazionale, etc.. Tutti a favore del Sì. La gente comune qualche domanda se la dovrebbe porre

Il Fatto Quotidiano del 24 agosto 2016 - Il soccorso perfetto dei poteri forti
Il Fatto Quotidiano del 24 agosto 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Grandi Banchieri, Confindustria, Agenzie di rating, Marchionne, la Finanza Internazionale, Potenze Straniere come Stati Uniti e Germania, etc., insomma, tutti quelli che vengono definiti i cd. “POTERI FORTI”, supportati da influenti giornali economici internazionali al loro servizio, stanno mettendo in campo ogni tipo argomentazione, fino ad arrivare alle minacce più o meno velate di catastrofi di tutti i tipi che si abbatterebbero sull’Italia, in caso di vittoria del Sì al referendum costituzionale.

Non voglio entrare nel merito della riforma che, comunque, ho letto con la massima attenzione mettendola a confronto con il vecchio (si per dire) testo della Costituzione e, per usare un eufemismo, non mi ha affatto convinto. A mio avviso è un pasticcio che creerà parecchi problemi applicativi oltre al rischio di deriva autoritaria per i poteri concentrati nelle mani del Governo e del premier.

Vi invito per esempio a leggere il vecchio articolo 70 della Costituzione e a confrontarlo con il nuovo (lo trovate qui). Per leggere ingrandite l’immagine con lo zoom.

Voglio, però lanciare un appello a tutti coloro che non hanno letto il nuovo testo mettendolo a confronto con il vecchio e, non avendo un’idea precisa, si affideranno solo al “sentito dire”, tentati dal sì nel nome di un presunto cambiamento (in meglio).

Prima di votare, chiedetevi perché i “POTERI FORTI” sono tutti per il Sì.

Chiedetevi se Banchieri, industriali, speculatori, finanzieri, etc. invitino a votare Sì per puro spirito di filantropia per guidare il popolo ignorante sulla strada giusta evitando che con il suo ostinato NO possa interrompere quelle riforme necessarie a diventare un paese ricco e felice dove tutti trovano un lavoro che gli piace e nel quale non sarà più necessario lavorare fino a 70 anni, o se, invece, la riforma contenga contenga quegli strumenti che possano consentire la tutela degli interessi dei “POTERI FORTI”.

Il Fatto Quotidiano del 20 agosto 2016. Referendum. O vince il s' o sarà l'apocalisse
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Il Fatto Quotidiano del 18 agosto 2016. Stampa internazionale. Se votate No sarà il disastro
Il Fatto Quotidiano del 18 agosto 2016

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Sole 24 Ore del 28 agosto 2016 - Marchinne SI al referendum

La ripresa che esisteva soltanto sui giornaloni. Sul Pil ora il governo ora ammette il flop. Si taglia sulla salute dei cittadini: ospedali e prestazioni sanitarie

Il Fatto Quotidiano del 14 settembre 2016

Finalmente se ne accorge anche il governo: quest’anno il Pil crescerà meno di quanto ha previsto nei documenti di bilancio e dunque dovrà tagliare le sue stime. Ad aprile, il Documento di economia e finanza prevedeva un aumento dell’1,2% nel 2016, bene che vada sarà intorno allo 0,8-0,9% o forse più basso.

Il Fatto Quotidiano del 14 settembre 2016 - Pil più basso
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E la cosa non sarà indolore per i conti pubblici.

L’ammissione è arrivata ieri per bocca del ministro Pier Carlo Padoan, che quei documenti li ha firmati: “L’economia sta crescendo non così velocemente come vorremmo – ha spiegato dall’Euromoney Conference – Le previsioni di crescita saranno riviste al ribasso.

Repubblica del 14 settembre 2016 - Ospedali. Bufera sui tagli
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