Stangati i furbetti della 104. Licenziamenti e richieste di risarcimento per illegittimo utilizzo della legge 104

ItaliaOggi del 11 ottobre 2016 - 104. Stangati i furbetti
ItaliaOggi del 11 ottobre 2016

Stangata in arrivo per i ‘furbetti’ della #legge 104, ovvero per tutti coloro che fanno uso improprio o, in ogni caso, distorto dei permessi (tre giorni al mese) e dei congedi straordinari (fino a due anni) per l’assistenza ai parenti disabili in situazione di gravità.

La magistratura ordinaria e quella contabile ha, comunque, assestato un altro duro colpo ai ‘furbetti della 104‘ attraverso la sentenza emessa dalla Corte Suprema di Cassazione (N. 17968/2016 del 13 settembre scorso) attraverso la quale si conferma la legittimità di licenziamento per uso improprio o distorto dei permessi: nel caso in questione, il dipendente aveva utilizzato 38 ore e mezzo di permesso, secondo l’articolo 33 della legge 104, per poter frequentare le lezioni universitarie di un corso di laurea in una località differente rispetto quella di residenza della madre disabile.

I punti in comune tra riforma costituzionale e programma del Pdl 2013

Il Fatto Quotidiano del 13 ottobre 2016 - Referendum. il PD realizza la riforma di Berlusconi
Il Fatto Quotidiano del 13 ottobre 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Il Popolo della Libertà: il simbolo azzurro, con la bandiera tricolore, campeggia nitido sulla home page del sito Bastaunsì. Vicino, la scritta: “Programma elettorale Pdl 2013”. Accanto alla foto, il titolo dell’articoletto chiarisce di cosa si sta parlando: “I punti in comune tra riforma costituzionale e programma del Pdl 2013”. Dopodiché si ricorda che prima delle ultime elezioni, il Pdl aveva presentato “un patto del parlamentare”, firmato da Silvio Berlusconi, con una serie di “impegni” sulla riforma della Costituzione.

Il preambolo è ampio, l’obiettivo chiaro: attirare prima lo sguardo e poi i voti del centrodestra.

FAMP 2016: altro vergognoso rinvio dell’ARAN a data da destinarsi

CHI SI CONTENTA GODE? NOI NO!

Palermo, 17 ottobre 2016

ORMAI LA TATTICA UTILIZZATA DAL GOVERNO SUL FAMP 2016 E’ CHIARA: FARE APPELLO AI BISOGNI DEI LAVORATORI (SENZA CONTRATTO DA OLTRE 15 ANNI) AFFINCHE’ SPINGANO I LORO SINDACATI AUTONOMI AD ABBANDONARE LA PROPRIA POSIZIONE DI INTRANSIGENZA COSI’ DA ACCORDARE LE ESTRAPOLAZIONI DI 7,5 MILIONI DI EURO NON PREVISTE DAL CONTRATTO E RICHIESTE DAI DIRIGENTI GENERALI PER SBLOCCARE IN CAMBIO L’EROGAZIONE DEL SOLITO OBOLO RAPPRESENTATO DALL’ACCONTO DEI 9/12.

SIA CHIARO CHE QUESTA VOLTA NON SARA’ COSI’

Dopo 15 anni di vacanza contrattuale, infatti, (DI CUI RIVENDICHIAMO CON FORZA L’IMMEDIATO RINNOVO) e dopo i tantissimi impegni presi e mai mantenuti da questo Governo, proprio per andare incontro ai bisogni dei lavoratori non recederemo, dal momento che 7,5 milioni di euro rappresentano una cifra consistente che, pro capite, farebbe lievitare notevolmente il piano di lavoro rispetto i consueti piano di lavoro degli anni precedenti.

Questo Governo “tutto mio! Tutto mio!”, dopo avere calpestato con ogni mezzo la dignità dei lavoratori, pretenderebbe oggi che i Sindacati Autonomi maggioritari togliessero dalle tasche dei dipendenti regionali le cifre bastevoli a saziare gli appetiti di taluni dirigenti generali che durante l’anno si sono ingraziati la collaborazione magari dei soli fortunati.

Ribadiamo che se il Governo regionale avesse realmente a cuore le sorti della Sicilia e degli obiettivi da raggiungere con i finanziamenti europei, anziché colpevolizzare i dipendenti, parlando di mobilità e minchiate varie, stanzierebbe subito delle somme aggiuntive per consentire le uniche richieste di estrapolazioni legittime, ovvero: del Dipartimento Istruzione e Formazione, del Dipartimento Programmazione come Autorità di Gestione, delle Dighe come servizio essenziale (istituito dopo il contratto giuridico e quindi non previsto) e, infine, degli Ispettori del Lavoro mentre, relativamente al personale a tempo determinato, dovrebbe rimpinguare il fondo per sostenere la Soris, ovvero la centrale operativa della Protezione Civile.

NON CI SONO NE’ OSSA NE’ SPINE QUINDI: i lavoratori regionali vogliono i soldi e li vogliono tutti, riteniamo di interpretare il sentimento della gran parte della loro maggioranza dicendo che preferiscono aspettare e che non sono più disponibili a finanziare di tasca propria le gravissime mancanze di questo Governo bicefalo che continua a scontrarsi contro se stesso senza risolvere alcun problema e che scivola, ogni giorno di più, in un oblio sempre più preoccupante.

Aspetteremo, quindi, quest’ultima convocazione ma sappiano lor signori che, in questo caso:

“il tempo perso potrà servire solo a maturare le zorbe”.

www.codir.it

Cambio alla pari. Londra ora conviene. Brexit fa sorridere studenti e turisti

Repubblica dell'11 ottobre 2016 - Brexit. Londra ora convieneIl viaggiatore appena arrivato dalla Francia compra 100 sterline con 114 euro: «Non mi era mai successo», dice, «di ricevere un cambio così vantaggioso». Il vacanziere diretto a Parigi è furioso: ha dovuto sborsare 99 pound (e due penny) per acquistare 100 euro. «Come se le due monete», s’arrabbia, «fossero alla pari». Già: la parità. Una prospettiva deludente, quasi umiliante, per chi pensava che la scelta di Brexit avrebbe restituito alla Gran Bretagna il ruolo di potenza ricca e sovrana a cui la burocratica Unione Europea le impediva di tornare.