Dimezzata la manovrina all’Ars. Saltano pensioni facili e assunzioni dei precari
Cadono, per volontà del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, più di metà delle norme inserite nella Finanziaria-ter: alla fine, la manovra stravolta dalla commissione Bilancio nella notte fra giovedì e venerdì esce molto asciugata dalla prima prova d’aula, con la caduta delle principali voci che avevano fatto gridare allo scandalo una parte del Parlamento, dalla riapertura delle “pensioni facili” per i dipendenti di Palazzo d’Orléans alla possibilità di conservare il doppio gettone per i dirigenti regionali con più incarichi.
La scure di Ardizzone si abbatte sul via libera alle stabilizzazioni negli lacp e sulla possibilità di assorbire Asu e Lsu negli ospedali, ma anche su una sfilza di articoli che con una legge di bilancio sembrano avere poco a che fare.