I figli più poveri di padri e nonni. E gli italiani non investono più. Hanno accumulato 114,3 mld, ma li tengono “sotto il materasso” per paura

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La Sicilia del 3 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Al suo cinquantesimo rapporto, il Censis del presidente Giuseppe De Rita propone un affresco sulla situazione socio-economica del Paese, in un momento centrale della vita politica dell’Italia, impegnata tra poche ore nel referendum, e in quadro internazionale di totale incertezza. La visione che l’istituto di ricerca ha del Paese è preoccupata: le aspettative degli italiani continuano a essere negative (il 61,4% pensa che il proprio reddito non aumenterà); i giovani vivono un vero e proprio ko economico e in questo periodo storico sono più poveri dei loro nonni (oggi i millennials hanno un reddito inferiore del 15,1% rispetto alla media e del 26,5% rispetto ai coetanei dei primi anni Novanta); c’è una profonda insicurezza e un’occupazione a bassa produttività; e tra i più giovani aumenta il mercato dei ’lavoretti’ e la politica dell’arrangiarsi.

Referendum costituzionale. Gioco di luci sul Pirellone. Appare la scritta “No”

Referendum costituzionale 2016, sul Pirellone appare la scritta “No”

E’ la sera del 2 dicembre 2016, a poche ore dal silenzio elettorale prima del referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi. La facciata del Pirellone, il palazzo sede del consiglio regionale della Lombardia, si illumina con la scritta “No”. Ed è bufera politica.

Referendum. “Io, tradita dal mio partito che cerca il Sì col ricatto”

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Il Fatto Quotidiano del 3 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

La Ferilli scrive a Berlinguer: “I partiti di oggi sono macchine di potere e clientela”.

Caro Enrico Berlinguer, non so dove sei e se riesci a sentirmi. Ma io ti sento sempre forte e chiaro. Ho appena riletto la tua intervista a Eugenio Scalfari del 1980 sulla questione morale: “I partiti non fanno più politica. Politica si faceva nel ’45, nel ’48, negli anni 50 e 60. Che passione! Quanto entusiasmo, quante rabbie sacrosante! E tra avversari ci si stimava.